Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] -cipriota è probabilmente dovuta al fatto che quest'ultimo dialetto è tra i più conservatori, e ha mantenuto forme di grecoantico. Le recenti scoperte in ambito miceneo hanno stimolato d'altro canto la ricerca di elementi riconducibili al lessico o ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] poté dare l'ultima mano. Nel 19 partì per la Grecia e l'Oriente, dove intendeva raccogliere notizie che gli servissero la tecnica narrativa epica sembra senz'altro ricalcata sul grande modello antico. Poiché tra Omero e V. c'è un rapporto profondo: ...
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Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] il suo repertorio, esteso, a seguito delle scoperte archeologiche e di una vastissima acquisizione di forme dell’antico, anche all’arte romana, della Magna Grecia, etrusca ed egizia, come dimostrò la fortuna dell’opera di A.-C.-P. Caylus Recueil d ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] della danza, poi il gruppo dei danzatori in canto e la loro danza, di solito in onore di qualche dio. Il c. greco più antico fu detto c. ciclico perché i coreuti si disponevano in tondo intorno all’altare del dio; era di origine cretese e popolare e ...
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Componimento lirico con strofe monometre o polimetre che, di solito, contano non più di 6 o 7 versi e ripetono lo stesso schema. È per lo più d’ispirazione amorosa o morale-civile.
La parola appare nell’antica [...] , Anacreonte, Bacchilide, Pindaro. In età alessandrina avvenne il distacco dalla musica. I metri, vari e complessi, dell’o. greca furono introdotti nella poesia latina da Catullo e da Orazio, ma in seguito, a parte qualche rara eccezione, caddero in ...
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Archeologia
Termine utilizzato a partire dall’Ottocento per indicare una fase della cultura artistica greca precedente alla perfezione raggiunta in età classica; cronologicamente si fa coincidere con un [...] ; i primi, legati a concezioni formali di antica tradizione cretese, i secondi eredi di aspetti derivati a.C. In età a. i contatti tra i diversi centri della Grecia si accrebbero, soprattutto attraverso i santuari panellenici di Delfi e di Olimpia. ...
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(gr. Περσεϕόνη) Divinità ctonia degli antichiGreci; regna nell’oltretomba, accanto al consorte Ade, con caratteristiche minacciose; parallelamente, col nome di Kore, è divinità agraria strettamente connessa [...] , con sacrifici nel Tarentum. Si ritiene probabile che la città greca di Taranto sia stata il luogo di origine in Italia del dove P. fu identificata con l’indigena Libera.
L’arte antica ha raffigurato soprattutto la scena del ratto di P. sul carro ...
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Nome usato dai Greci a partire dall’età ellenistica per indicare la descrizione topografica di un paese con l’esposizione dei fatti storici antichi e dei costumi degli abitanti (per es., l’opera di Ecateo [...] (παράδοξα). L’interesse artistico manca del tutto. Il più antico, forse, dei periegeti conosciuti di tale tipo è l’autore .C. è il frammento di Eraclide Pontico Intorno alle città della Grecia, in cui si vedono interessi anche per il clima, i commerci ...
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Nell’anticaGrecia si designava con il termine πανήγυρις ogni assemblea aperta a tutti e riunita essenzialmente per motivi agonistico-sacrali. Durante tali celebrazioni si tenevano i discorsi a cui si [...] Panegirico di Pisone in 261 versi in lode forse del Calpurnio Pisone della congiura contro Nerone. Tra i p. in prosa si ricorda in Grecia il Basilico di Libanio per Costante e Costanzo (348 d.C.); a Roma il P. a Traiano di Plinio, che fu modello ai ...
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(gr. ʽΙππόλυτος, lat. Hippolãtus) Figlio di Teseo e dell'amazzone Antiope (o Ippolita); di straordinaria bellezza e di castità singolare, onde la sua predilezione per Artemide e la sua avversione per Afrodite. [...] a Diana, col nome di Virbio, presso l'Ariccia. In Grecia aveva culto in Trezene, dove le fanciulle prima delle nozze dovevano rappresentata nel 428 a. C., tragedia fortunatissima e imitata da antichi e moderni, da Seneca a Racine a D'Annunzio. Prima ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...