Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] ; per merito di Petrarca e di Boccaccio se ne ebbe in Italia la prima traduzione completa, in prosa latina, a opera di Leonzio Il vero O. "è un'idea, ovvero un carattere eroico d'uomini greci, in quanto essi narravano, cantando, le proprie storie". La ...
Leggi Tutto
Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] cui si compongono, i poemi e i carmi lirici della letteratura greca e latina si distinguono in κατὰ στίχον («a verso a verso») de Régnier. In Italia fu importato agli inizi del 20° sec. da D. Gnoli, E. Thovez, G.P. Lucini e G. D’Annunzio. L’influenza ...
Leggi Tutto
L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] il quale l’o. subisce l’influenza greca. Un terzo periodo è quello di Lucio secoli dell’Impero i due più importanti generi d’o. furono il panegirico e la predica almeno dal 10° in altri, come in Italia, i predicatori spesso si servivano dei volgari. ...
Leggi Tutto
(gr. 'Oδύσσεια, lat. Odyssēa) Poema omerico che narra le vicende dell'eroe Ulisse (gr. 'Oδυσσεύς), il suo ritorno da Troia alla patria Itaca e la riconquista del trono. Tranne singole parti, le più [...] appartiene al genere dei "ritorni" degli eroi greci da Troia, dopo la distruzione della città, costruito il letto nuziale da un tronco d'ulivo (XXIII), Ulisse si reca nel conosceva assai bene l'originale. In Italia, la prima versione in sciolti è ...
Leggi Tutto
Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] l'italiano; sei anni d'intensi studî in Italia: a lasciare l'Italia, assisté a una ventina d'anni M Avenge O Lord thy slaughter'd Saints, l'altro sulla cecità d'arrivo dei tentativi di poema eroico cristiano, la cui voga risale al Cinquecento italiano ...
Leggi Tutto
Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] sofistiche, per l'Asia Minore, e di lì passò in Grecia, in Italia, in Gallia, dove pare avesse anche un incarico pubblico. Verso , in 2 libri, che partendo dalla satira dei romanzi d'avventure si sviluppa poi in libera creazione fantastica; e l ...
Leggi Tutto
Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] deikelìktai, quelle dei fallofori a Sicione e dei fliaci nella Magna Grecia. Il m. poi si sviluppa, con intreccio sia pure del m. classico.
In Italia probabilmente un minuscolo m., recitato a due voci, è il Contrasto di Cielo d’Alcamo; e motivi dell’ ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del narratore greco Ilìas Mèllos (Ayvalik, Balikesir, 1904 - Atene 1973). Deportato in campo di concentramento (1922), quindi espulso dalla madre patria, rievocò le tragiche esperienze dei greci [...] Quiete", 1939). Con Αἰολκὴ γῆ (1943; trad. it. Terra d'Eolia, 1951) diede forma alla nostalgia dell'infanzia, abbandonandosi al dalle memorie dei viaggi: Φθϑινόπωρο στὴν ᾿Ιταλία ("Autunno in Italia", 1950); ᾿Αμερικανικὴ γῆ ("Terra americana", 1954); ᾿ ...
Leggi Tutto
Umanista bizantino (Salonicco circa 1400 - S. Giovanni a Piro, Salerno, 1475). Stabilitosi in Italia, dimorò dal 1442 al 1446 a Mantova; insegnò greco a Ferrara; nel 1449 passò a Roma a insegnare filosofia [...] ed ebbe da Niccolò V l'incarico di tradurre autori greci (tra cui Aristotele). Alla morte del papa (1455) fu ben accolto e pensionato a Napoli da Alfonso d'Aragona. Tornò nel 1463 a Roma, e ottenne da Pio II la commenda dell'abbazia di S. Giovanni a ...
Leggi Tutto
Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] italiana I lirici greci (1940) di S. Quasimodo uno dei momenti di maggiore esemplarità; d) un'altra integrazione xxviii). Gli anni Novanta hanno sancito inoltre, in Italia come nel resto d'Europa, la coesistenza e la moltiplicazione delle prospettive ...
Leggi Tutto
greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...