ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] dai sigilli babilonesi, che più tardi furono tramandati ai Grecid'Asia e quindi passarono in Europa.
Verso la di maggiore rinvenimento, si possono localizzare, per quanto riguarda l'Italia, a Taranto ed a Capua.
Peraltro in questo periodo furono ...
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Vedi VERONA dell'anno: 1966 - 1997
VERONA (Verona)
L. Beschi
Una tra le più significative città romane della Venetia (Strab., v, 213; Martial., xiv, 195, 1) nell'antichità e tra le più considerevoli, [...] una valutazione e una datazione dell'Anfiteatro, il terzo d'Italia, noto comunemente col nome di Arena. Mancano espliciti ma non mancano pezzi (come frammenti di monumenti funerari greci) acquistati sul mercato antiquario veneziano. Ma l'interesse del ...
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TINDARI (Τυνδαρίς, Τυνδάριον, Tyndareum)
L. Bernabò Brea
A. M. Fàllico
Città della costa N-E della Sicilia, fondata da Dionisio I nel 396, in una parte del territorio di Abaceno, per sistemarvi i suoi [...] saggi in profondità misero in luce scarsissimi resti di case greche del IV sec. a. C. e tracce di una , T., Messina 1949; N. Lamboglia, T. città sepolta della Sicilia, in Le Vie d'Italia, 12 dicembre 1951; id., Gli scavi di T. (1950-52), in La Giara, ...
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CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] un docile osservatore della legge? Evidentemente, i Greci stessi distinguevano fra una statua di Fidia in Atti Accademia Palermo, 1941, Serie IV, vol. II; id., in Memorie Accademia d'Italia, 1943, IV, i; id., in Miscellanea Galbiati, I, 1951, p. 151- ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] III e II sec. a.C. assalgono le città greched’Asia Minore, si tornano a rivisitare simboli e programmi ’Alto Medioevo, ibid., pp. 665-76.
A.A. Settia, Gli Ungari in Italia e i mutamenti territoriali tra VIII e X secolo, ibid., pp. 185-217. ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] Nei primi mesi del 1827 il F. tornò in Grecia, dove a Salamina gli morì la compagna. Allora rimpatriò -97; C. Rossetti, G. F., in IlGiornale d'Italia, 26 luglio 1935; P. Ducati, Un avventuroso italiano nel Sudan e in Egitto, in Rassegna italiana di ...
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BUONARROTI, Filippo
Nicola Parise
Nato a Firenze il 18 nov. 1661 da Leonardo e da Ginevra Martellini, fu avviato dalla famiglia allo studio delle leggi. Per acquistar pratica in questo campo venne mandato [...] gli fu assegnata per la minor conoscenza del greco e dei codici greci.
Recensiti favorevolmente dagli Acta Eruditorum del 1699 ( Venezia 1741, pp. 81 ss.; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, pp. 2339 ss.; A. Fabroni, ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...]
Ma già alla fine del III sec., con l'aumentare dell'influenza della Magna Grecia, con la presa di Siracusa (212 a. C.) e poi di Taranto ( . hist., xxxv, 156).
Fuori di Roma e fuori d'Italia lavoravano sia artigiani ed artisti locali, che più che dai ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] e nel Lazio, mentre sono abbastanza diffuse nel resto d'Italia e presenti pure in Sicilia (Leontini). Si è ritenuto , come già si è accennato, appartengono tutti al mondo mitologico greco, quando non siano gruppi di genere. Ma talora gli incisori ...
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MARCONI, Pirro
Santo Privitera
Nacque a Verona il 1° genn. 1897 da Pietro, violinista, e da Antonella (Nella) Levi. Dopo essersi iscritto alla facoltà di lettere a Roma, interruppe gli studi nel maggio [...] Aymard - G. Giarrizzo, Torino 1987, pp. 723, 731; S. Settis, Idea dell'arte grecad'Occidente fra Otto e Novecento: Germania e Italia, in Storia della Calabria antica, II, Età italica e romana, a cura di S. Settis, Roma-Reggio Calabria 1994, pp. 855 ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...