Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] infideli di qual si voglia sorte; né meno contro cristiani greci, egizi, armeni o di altra natione, la qual tutta . pp. 117-130; C. Ginzburg, Folklore, magia, religione, in Storia d’Italia, I, I caratteri originali, Torino 1972, pp. 603-676. Per la ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] di Sicilia, favorivano l'immigrazione da molte regioni d'Italia (56). Non tutti i coloni, però, rimanevano colonie veneziane, pp. 96-98.
66. Sulle rivolte e gli infeudamenti dei Greci a Creta, S. Borsari, Il dominio veneziano a Creta, pp. 27-66 ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] si mantenne ancora per un certo tempo, come, d'altra parte, anche in Sicilia e nell'Italia meridionale; successivamente si eseguirono traduzioni latine di opere greche di medicina anche nel resto d'Italia, per esempio a Ravenna, a Roma e a Napoli ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] a ostacolare il progresso verso l’arte moderna che fuori d’Italia era guidato da Lessing e da Diderot, mentre i Annibal Caro gli facessero inventare un Omero più troiano e latino che greco. Ma passano gli anni e su tutto il secolare esercizio di ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] vuole l’impero dei franchi fosse subentrato a quello dei Greci sulla base di un decreto divino reso operante dal papa e P. Delogu, Il regno longobardo, in Longobardi e Bizantini, I, Storia d’Italia, diretta da G. Galasso, I, Torino 1980, p. 154.
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] la rivista fiorentina ebbe, permessa o non, in gran parte d'Italia, anche nel Mezzogiorno. Gli «Annali universali», poi, diedero dignità nazionale: perché francesi, inglesi, spagnoli, perfino greci, liberi e indipendenti, composti in stati nazionali, ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] , e dal 1870 quella di ebraico e greco a Roma), sostenitore di Garibaldi (fu ministro della Pubblica Istruzione nel governo provvisorio della Sicilia e poi deputato al Parlamento) e dell’Unità d’Italia.
18 La Santa Scrittura in volgare, riscontrata ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] , a cura di O. Tommasini, Roma 1890 (Fonti per la Storia d'Italia, 5).
A. de Tummulillis, Notabilia temporum, a cura di C. Corvisieri pp. 164-92.
R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, Firenze 1905, pp. 64-5.
V ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] . Tutto questo accadeva mentre l'imponente ritorno dei testi greci di matematica e di meccanica, da Euclide a Pappo, sancì la supremazia di Carlo V, incoronato dal papa imperatore e re d'Italia, e divenuto di fatto signore di tutta la penisola, i cui ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] . Levi, in Boll. d'Arte, xxxi, 1937, p. 206, fig. 16). 20) Maschera muliebre da Nora: capelli spartiti, grande diadema, espressione quieta e serena. Forma emigrata dal mondo artistico greco della Sicilia o dell'Italia meridionale. I lontani prototipi ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...