Filosofo neoplatonico (4º sec. d. C.), forse cristiano; tradusse in latino e commentò parte del Timeo platonico (fino a 53 B) utilizzando, e forse anche direttamente traducendo, un'analoga opera greca [...] di ispirazione neoplatonica. Il commento di C. costituì nel Medioevo, e soprattutto nei secoli 9º-12º, una delle principali fonti attraverso la quale si ebbero larghe conoscenze di filosofia antica, soprattutto ...
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Storico italiano della filosofia (Pozzuoli 1839 - Roma 1920), prof. nelle univ. di Palermo, Padova e Roma; socio nazionale dei Lincei (1913). Opere principali: Storia critica delle categorie dai primordi [...] della filosofia greca fino a Hegel (2 voll., 1871); Il principio di contraddizione (1883). Pubblicò studî su Kant, Schopenhauer, N. Vernia, G. Zabarella, ecc. ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] : "Anche presso i Siri vi furono medici di valore come, per esempio, Sergio di Reshaina che, per primo, tradusse in siriaco testi greci di filosofia e di medicina" (Chronicon Syriacum, p. 97). In effetti, il nome di Sergio è legato, tra l'altro, alla ...
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GARIOPONTO (Guarimpot, Guarimpotus, Guaripotus, Raimpotus, Warimbod, Warnipontus)
Paolo Cherubini
La sua esistenza e la sua attività possono essere verosimilmente collocate tra l'ultimo quarto del X [...] Salerno medievale e altri saggi, a cura di A. Sparano, Napoli 1971, pp. 9, 61; A. Guillou, Arte e religione nell'Italia greca medievale, in Id., Aspetti della civiltà bizantina in Italia, Bari 1976, pp. 371 s.; G. Lambertini, La scuola di Salerno, le ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] Chiavacci e il musicista G. Bastianelli, di Carlo Michelstaedter e insieme a lui studiò con passione la poesia greca (Il coro nella tragedia greca fu l'argomento della tesi) e Platone. Collaboratore de La Voce, primo editore degli scritti dell'amico ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] termine, nella forma greca del νοῦς, è inaugurato da Anassagora, che con esso identifica la divinità ordinatrice del facoltà eterna e divina. Di qui le varie interpretazioni dei commentatori greci e arabi passate agli autori medievali: l’i. agente è ...
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Filosofo greco (fine sec. 4º a. C.) della scuola peripatetica. Non si hanno notizie circa la sua vita; delle sue opere restano solo pochi frammenti. Nel Bίος 'Eλλάδος ("Vita della Grecia") tracciava una [...] aumento di bisogni e di interessi. Le Πολιτεῖαι ("Costituzioni") erano una raccolta di costituzioni di stati greci; il Tριπολιτικός conteneva una trattazione dello stato perfetto come sintesi delle tre forme politiche fondamentali, monarchia ...
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Pitagora
Pier Daniele Napolitani
Sciamano o scienziato? Taumaturgo o filosofo?
La figura del greco Pitagora – vissuto nel 6° secolo a.C. – è avvolta dalle nebbie della leggenda. Fu uno dei primi rappresentanti [...] un qualunque intero maggiore o uguale di 3? Pierre de Fermat si pose questo problema leggendo l’opera del matematico greco Diofanto. Fermat asserì, senza riportarne la dimostrazione, che l’equazione non ammetteva mai soluzione per n>2. La ricerca ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Il problema della generazione
Walter Bernardi
Il problema della generazione
Scienza e filosofia nella controversia sulla generazione animale
Il [...] , alla fecondazione e allo sviluppo embrionale risalivano ancora all'Antichità greca. Né si poteva dire che i punti sui quali c'era sperma non avevano registrato progressi rispetto all'Antichità greca; quando poi lo sperma venne sottoposto ad analisi ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] pensiero critico cominciò a occuparsi della m. sin dai primordi della speculazione greca. I racconti tradizionali sugli dei, che figuravano, per es., nella poesia omerica ed esiodea, concependo questi ultimi antropomorficamente come dotati anche di ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....