BORROMEO, Giulio Cesare
Susanna Peyronel
Nacque il 13 nov. 1517 da Federico e da Veronica Visconti. Avrebbe dovuto dedicarsi alla carriera ecclesiastica, essendo stato investito nel 1539 dell'abbazia [...] benedettina dei SS. Graziano e Felino d'Arona, beneficio ecclesiastico del quale i Borromeo avevano il patronato. La sua educazione però fu esclusivamente militare e nel 1550, in clima di Controriforma, dovette rinunciare all'abbazia in favore del ...
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Poeta latino (n. Burdigala, od. Bordeaux, verso il 310 d. C. - m. dopo il 393); prima maestro di retorica a Burdigala, poi prefetto della Gallia e in seguito d'Italia, Illiria e Africa; dal 367 precettore [...] , che, divenuto imperatore, lo fece console; ucciso Graziano nel 383, A. tornò da privato a Treviri e quindi in patria. Tipico rappresentante della cultura gallo-romana, in un periodo di crisi, A. trasse motivo da ogni occasione per scrivere versi ...
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Ecclesiastico (Napoli 1538 - Roma 1591). Autore di alcune traduzioni dal greco nel campo della patristica, creato cardinale nel 1568 da Pio V, fu membro di varie commissioni incaricate della revisione [...] dei testi fondamentali della Chiesa (Decreto di Graziano, Decretali, atti dei concilî) e presidente (dal 1586) di quella per la Vulgata, la cui edizione emendata fu pubblicata solo dopo la sua morte, nel 1592. Successe a G. Sirleto, di cui fu amico, ...
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Generale romano (m. Lione 388) di origine franca. Generale di Valentiniano I, nel 374 domò la rivolta dei Quadi; molto potente in Gallia al tempo di Valentiniano II, fu console nel 377 e nel 383; rimasto [...] fedele a Graziano, fu indotto al suicidio da Massimo. ...
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Giurista (Marburgo 1799 - Cassel 1848), insegnò fino al 1832 (dal 1824 a Marburgo), poi entrò nella magistratura. Molto apprezzato il suo studio sulle due collezioni di Extravagantes del Corpus iuris canonici [...] (1825), cui seguì (1827) uno studio sulle paleae del Decreto di Graziano. Pubblicò anche contributi alla sistemazione del diritto processuale (1836) ed una Geschichte des Kirchenrechts (I, 1843; II, a cura di F. W. Rostel, 1849). ...
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Teofilatto (m. 1055 circa), figlio di Alberico III, fu fatto papa in età giovanile (secondo alcune fonti all'età circa di 12 anni) dal partito dei Tuscolani nel 1032. Ligio dapprima a Corrado II, che appoggiò [...] il papato (aprile 1045), ma, avversato dai Crescenzî, si indusse il 1º maggio a cedere la tiara per denaro a Giovanni Graziano, arciprete di S. Giovanni a Porta Latina (Gregorio VI). Deposto costui nel sinodo di Sutri (dic. 1046), l'imperatore fece ...
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Antipapa (sec. 4º), eletto (366) da una minoranza del clero romano dopo la morte di papa Liberio, contro l'elezione di Damaso. Dopo essere stato per un anno causa di torbidi e aver tentato di prevalere, [...] anche con un processo, fu esiliato a Colonia dall'imperatore Graziano. ...
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Glossatore canonista (m. Halberstadt 1245), di origine germanica, fra i maggiori della prima metà del sec. 13º. Discepolo e maestro a Bologna, fece poi ritorno in patria, dove divenne canonico del capitolo [...] di Halberstadt. La sua opera maggiore è la glossa ordinaria al Decreto di Graziano (circa 1216), più tardi rielaborata da Bartolomeo da Brescia. Glossò anche la 3a e la 4a delle Compilationes Antiquae: della 4a anzi fu con molta probabilità il ...
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Teologo e canonista (Ressons, Piccardia, 1494 - Parigi 1574), prof. e rettore alla Sorbona, canonico penitenziere a Noyon, inquisitore. Nel 1562 partecipò al Concilio di Trento come teologo, al seguito [...] del card. di Lorena. Presiedette alla epurazione dei collegi parigini. Come canonista, curò un'edizione del Decreto di Graziano (1547), apprezzata dalla critica. Scrisse anche De sacrificio missae (1562) contro Calvino. ...
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Romano, successe a Siricio il 26 nov. 399. Scoprì a Roma eretici manichei e condannò gli scritti di Origene prendendo posizione contro Rufino nella polemica tra quest'ultimo e S. Gerolamo. Morì il 19 dic. [...] 401 e fu sepolto nel cimitero di s. Ponziano. Lo pseudo-Isidoro e Graziano gli attribuiscono alcune decretali, apocrife. Festa, 27 aprile. ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
graziare
v. tr. [der. di grazia] (io gràzio, ecc.). – 1. a. Fare la grazia a un condannato, condonando intera la sua pena o commutandola in altra meno grave: il sovrano graziò il condannato a morte; dopo dieci anni di detenzione fu graziato....