Poeta latino (n. Burdigala, od. Bordeaux, verso il 310 d. C. - m. dopo il 393); prima maestro di retorica a Burdigala, poi prefetto della Gallia e in seguito d'Italia, Illiria e Africa; dal 367 precettore [...] , che, divenuto imperatore, lo fece console; ucciso Graziano nel 383, A. tornò da privato a Treviri e quindi in patria. Tipico rappresentante della cultura gallo-romana, in un periodo di crisi, A. trasse motivo da ogni occasione per scrivere versi ...
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Ecclesiastico (Napoli 1538 - Roma 1591). Autore di alcune traduzioni dal greco nel campo della patristica, creato cardinale nel 1568 da Pio V, fu membro di varie commissioni incaricate della revisione [...] dei testi fondamentali della Chiesa (Decreto di Graziano, Decretali, atti dei concilî) e presidente (dal 1586) di quella per la Vulgata, la cui edizione emendata fu pubblicata solo dopo la sua morte, nel 1592. Successe a G. Sirleto, di cui fu amico, ...
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Generale romano (m. Lione 388) di origine franca. Generale di Valentiniano I, nel 374 domò la rivolta dei Quadi; molto potente in Gallia al tempo di Valentiniano II, fu console nel 377 e nel 383; rimasto [...] fedele a Graziano, fu indotto al suicidio da Massimo. ...
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scaffalista
s. m. e f. Nel settore del commercio, chi è addetto a sistemare la merce negli scaffali.
• È difficile capire il mistero dell’orrore che una sera scolorita di febbraio porta un uomo come [...] Michele Graziano, mite «scaffalista» del reparto latticini all’Esselunga di Lissone a sgozzare i propri figli nella solitudine di un appartamento svuotato di ogni ricordo. (Paolo Colonnello, Stampa, 13 febbraio 2014, p. 15, Primo piano) • Gi Group: 6 ...
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GIOVANNI da Faenza
Giuseppe ERMINI
Canonista italiano; nato a Faenza, fu vescovo di questa città dal 1161 al 1190, anno in cui morì partecipando alla terza crociata al seguito di Federico I. È autore [...] di una Summa al Decreto di Graziano, priva peraltro di originalità, e compilata quasi esclusivamente sulle somme di Rufino e di Stefano di Tournais, e di una Glossa al Decreto stesso, che fu conosciuta e molto studiata dai canonisti (Parigi 1505).
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Giurista (Marburgo 1799 - Cassel 1848), insegnò fino al 1832 (dal 1824 a Marburgo), poi entrò nella magistratura. Molto apprezzato il suo studio sulle due collezioni di Extravagantes del Corpus iuris canonici [...] (1825), cui seguì (1827) uno studio sulle paleae del Decreto di Graziano. Pubblicò anche contributi alla sistemazione del diritto processuale (1836) ed una Geschichte des Kirchenrechts (I, 1843; II, a cura di F. W. Rostel, 1849). ...
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MASSIMO (Magnus Maximus, in un'occasione, forse con intenti politici, Flavius Maximus)
C. Bertelli
Usurpatore dell'Impero Romano d'Occidente dal 383 al 388 d. C.
Spagnolo, di oscuri natali, era stato [...] piccola, una breve barbula smartellata sul bronzo; capelli lisci e aderenti, con semplice frangia sulla fronte e il diadema come Graziano. Ha il paludamentum, sotto cui si scopre un interessante tipo di corazza.
Le fonti mettono in rilievo che questo ...
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Teofilatto (m. 1055 circa), figlio di Alberico III, fu fatto papa in età giovanile (secondo alcune fonti all'età circa di 12 anni) dal partito dei Tuscolani nel 1032. Ligio dapprima a Corrado II, che appoggiò [...] il papato (aprile 1045), ma, avversato dai Crescenzî, si indusse il 1º maggio a cedere la tiara per denaro a Giovanni Graziano, arciprete di S. Giovanni a Porta Latina (Gregorio VI). Deposto costui nel sinodo di Sutri (dic. 1046), l'imperatore fece ...
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. Col nome di Decretales (epistolae decretales) si solevano un tempo indicare le costituzioni pontificie di carattere generale, che, redatte in forma di lettera, contenevano spesso norme di diritto. Canonicamente [...] per tutta la Chiesa), una ed esclusiva (perché il papa abolì tutte le collezioni precedenti a eccezione del decreto di Graziano e tolse valore agli stessi originali delle decretali da lui raccolte), incontrò subito il massimo favore; e fu ben presto ...
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fòro
Vincenzo Valente
È il luogo in cui si esercita una giurisdizione, sia essa civile o religiosa, sancita in un diritto - ius o iudicium - che ne costituisce l'autorità; le leggi (leges et iura) fonte [...] , e le decretali o testi delle costituzioni pontificie, fondamento del diritto canonico, del quale fu teorizzatore il camaldolese Graziano, che introdusse per primo la distinzione tra le leggi naturali o divine e le leggi umane. A questa distinzione ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
graziare
v. tr. [der. di grazia] (io gràzio, ecc.). – 1. a. Fare la grazia a un condannato, condonando intera la sua pena o commutandola in altra meno grave: il sovrano graziò il condannato a morte; dopo dieci anni di detenzione fu graziato....