Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] es., quella di una koinè che accolga diversi apporti macroregionali: esemplare a questo riguardo è il dibattito fra ➔ GraziadioIsaiaAscoli e ➔ Alessandro Manzoni nell’ultimo quarto dell’Ottocento), si è piuttosto allontanata dal modello toscano. Il ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] scientifica, in parallelo alla linguistica moderna, nella seconda metà dell’Ottocento con ➔ GraziadioIsaiaAscoli, in particolare coi suoi Saggi ladini (Ascoli 1873), apparsi nel primo numero dell’«Archivio glottologico italiano» da lui stesso ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] italiani. Il concetto di alloglossia viene spesso associato al carattere presuntamente ‘allogeno’ delle popolazioni: già ➔ GraziadioIsaiaAscoli (1861) parlava di «colonie straniere in Italia» per le comunità alloglotte da lui individuate, in base ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] poscritto di una lettera a Giorgini (cfr. Scherillo 1923: 197). La questione emerge anche in un cenno di ➔ GraziadioIsaiaAscoli (1873: XVI), e fu vivacemente dibattuta da trattatisti minori, tra i quali in maniera specifica Gelmetti (1864). Prima ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] osservare una continuità nella linea di pensiero, dal classicismo illuministico alla linguistica scientifica di ➔ GraziadioIsaiaAscoli.
Nel frattempo, il prevalere delle posizioni romantiche e lo spostamento dell’attenzione sui problemi connessi ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] sensibilità per la dimensione diastratica del dialetto (Nencioni 1983b: 176-190; Sgroi 1990b: 161-182).
La lezione di ➔ GraziadioIsaiaAscoli lo aiutò a porre il rapporto tra lingua e patrimonio dialettale e a risolvere, sia teoricamente sia nella ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] ’insieme un disegno coerente (Capovilla 1987: 97). Esse apparvero già ai contemporanei affini a quelle di ➔ GraziadioIsaiaAscoli, e ad esse complementari per la particolare attenzione al versante della lingua letteraria (così Ugo Angelo Canello ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] antiquato, caratterizzato da grafie ed espressioni della tradizione letteraria e più in sintonia con il gusto di ➔ GraziadioIsaiaAscoli che con gli orientamenti di ➔ Alessandro Manzoni (e dei manzoniani fino a Edmondo De Amicis, con cui ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] della linea cortigiana-italianista in cui Trissino si inserisce si ritrovano in ➔ Vincenzo Monti e poi ancora in ➔ GraziadioIsaiaAscoli (Giovanardi 1998: 241-243). Quanto all’Italia liberata da’ Gotthi, fu apprezzata nel Settecento da Gian Vincenzo ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] della lingua» sta «all’inizio di una linea di sviluppo che ebbe poi in Carlo Cattaneo e più tardi in GraziadioIsaiaAscoli i suoi rappresentanti più insigni, e che dev’essere considerata più avanzata, più rispondente alle esigenze culturali di una ...
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