BRUNI, Celestino
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venosa nel 1585 da Vincenzo, entrò giovanissimo nell'Ordine degli eremitani di S. Agostino, compiendo i primi studi a Napoli e a Roma: seguì invece i corsi [...] il problema della predestinazione (pp. 271-599), attribuendo, secondo la dottrina agostinana, una particolare importanza alla graziadivina.
Nel 1652 Fabio Chigi, ritornato, alla nunziatura di Colonia, gli fece ottenere la cattedra di Sacra Scrittura ...
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CEVOLI, Florida (al secolo, Lucrezia Elena)
Giuseppe Pignatelli
Undicesima di quattordici figli, nacque a Pisa l'11 nov. 1685 dal conte Curzio, figlio di Domenico, e da Laura della Seta. Ebbe un'educazione [...] Giuliani, la C. ricevette le stimmate nel giorno dell'Annunciazione; ma, non volendo - per umiltà - che i segni della graziadivina fossero evidenti, essa pregò che venissero sostituite da piaghe profonde sparse in tutto il corpo; così avvenne e poté ...
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GIACCARI (Giaccaro, Zaccari), Vincenzo (Vincenzo da Lugo)
Dagmar Von Wille
Nacque a Lugo, nella Romagna estense; entrò poi nel convento dell'Ordine dei predicatori di regolare osservanza della città [...] della propria responsabilità morale. Contro Lutero, che considerava la volontà umana intrinsecamente incline al male senza il concorso della graziadivina, egli fa valere appieno l'argomento secondo cui l'uomo è in grado di compiere buone azioni, pur ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] agli altri vescovi; le affermazioni che la Chiesa è composta di soli giusti, che la grazia è invincibile, che tutte le azioni umane, senza la graziadivina, sono peccati; l'inutilità delle indulgenze; il lamento della corruzione della Chiesa. Questa ...
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PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] ’insegnamento diventando direttore didattico delle scuole municipali.
Nel 1873 abbandonò la veste talare, sperando comunque «colla graziadivina di rimanere nella Chiesa cristiana cattolica» e confessando la motivazione che lo aveva spinto a ricevere ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] , verum ex praevisis meritis, quatenus supponit cooperationem hominis ad gloriam de facto obtinendam" (I, p. 187). Comunque la graziadivina è ritenuta da lui necessaria per raggiungere la salvezza eterna, ma anche senza di essa gli uomini giusti o ...
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DI SOMMA, Agazio
Simona Foà
Nacque nel 1591 a Simeri, presso Catanzaro, da Antonio e Camilla Ferrari. Dopo aver intrapreso i primi studi in un collegio di gesuiti del luogo, si laureò a Roma, dove iniziò [...] fra gli Spagnoli cristiani e gli indigeni idolatri, ma non manca la figura del giovane eroe indigeno che, illuminato dalla graziadivina, finisce per allearsi con le forze cristiane.
Il D., per un intreccio di amicizie e protezioni che risalivano ai ...
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BATTISTI, Pietro (Pietro Battista)
Romana Guarnieri
Nacque nella prima metà del sec. XVII; scarse sono le notizie che abbiamo sulla sua vita. Fu predicatore dell'Ordine dei frati minori e scrisse una [...] nostra tecnica precisa, chiara, facile e infallibile, assai più che non un'operazione misteriosa e libera della graziadivina; consiste in ultima analisi nell'annichilazione totale e ultima della persona umana, rappresentata dalla sua libera volontà ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] cognovi...". Così, nel 1694, si convertì al cattolicesimo (il C. attribuì sempre tale avvenimento alla potenza irresistibile della graziadivina secondo la dottrina di s. Agostino, di cui egli fu seguace), entrando nel seminario di Padova, ove allora ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] e maggior occasione v'è da patire e morire negli stenti, o essere ammazzato per questo effetto, là più mi sento, con la divinagrazia, animato ad andare, sia il Giappone, l'Inghilterra, la Cina, il Miogor, o qual si voglia altro paese, ma sia almen ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...