CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] un discreto manipolo di rime e ad una "Allegoria" della Divina Commedia che doveva probabilmente integrarsi con un commento al testo di del peccato, per cui l'uomo è fatto degno di quella grazia che lo ricongiunge a Dio. Anche questa volta il C. non ...
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CASINI, Antonio
Francesco Raco
Nacque a Firenze il 5 ag. 1687 in una famiglia di salde tradizioni religiose. Entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 7 dic. 1706, compiendo gli - studi a Firenze [...] naturale dell'uomo che sia il giusto mezzo tra lo stato di grazia e quello di peccato. Delle due parti, in cui l'opera il C. intese esaltare il carattere poetico della Bibbia (De divina poësi sive de Psalmis, Canticis, deque omni re poëtica Sacrae ...
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CIPOLLINI (Cipollina), Gaetano
Eleonora Sini Bonini
Nacque a Tropea (Catanzaro) il 18 febbr. 1851 da Ferdinando e Natalina Scrugli. Compì i primi studi musicali con F. Coppa, allievo di S. Mercadante: [...] teatri italiani, quest'opera - lodata dalla critica per la grazia, l'invenzione e la estrema eleganza della melodia - segnò il per aver scritto "dei gioielli, dei capolavori, della musica divina...".
Morì a Milano il 2 ott. 1935 nominando erede dei ...
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BENVENUTI, Tommaso
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Nacque a Cavarzere (Venezia) il 4 febbr. 1838. Ereditato un discreto talento musicale dalla madre, fu un fanciullo prodigio e quasi un autodidatta; si crede abbia studiato in seguito [...] un Inno a Pio IX, cui seguirono alcuni canti della Divina Commedia. Appena diciottenne, volle tentare il teatro drammatico, scrivendo fu, tuttavia, musicista di notevole valore. La grazia naturale, scorrevole della sua melodia, l'eleganza generale ...
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GALLANI, Giuseppe Leggiadro
Angela Asor Rosa
Figlio di Ziardo e di Susanna, nacque a Parma il 21 dic. 1516. Di famiglia cospicua, il G. venne avviato a studi notarili, ma non esercitò mai la professione, [...] G. Ruscelli, entrambe edite a Venezia nel 1555: Tempio alla divina signora Giovanna d'Aragona e I fiori delle rime dei poeti illustri generale dei componimenti viene talvolta riscattata da una certa grazia che affiora qua e là fra i versi.
Già ...
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BUONACCORSI, Piero
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze il 17 luglio 1410 da Buonaccorso di Piero, notaio, e da una monna Antonio di casato ignoto.
Compiuti gli studi giuridici presso l'università cittadina, [...] più notevole è una lettera dedicata al commento e all'esposizione della Divina Commedia e indirizzata prima del 1440 a frate Romolo de' Medici paetristiche, il Quadragesimale narra di come Fulgenzia (la grazia) sia apparsa al poeta e lo abbia condotto ...
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ARAGONA, Maria d'
Giuseppe Alberigo
Nacque dopo il 1503 dal conte Ferdinando di Castellana, figlio illegittimo di Ferrante I d'Aragona, e da Castellana Cardona. Sorella di Giovanna, gareggiò con lei [...] e simpatia soprattutto nel mondo degli umanisti. Alla grazia fisica aggiunse un carattere molto forte e altero, che un sonetto dell'illustriss. signor marchese della Terza alla divina signora marchesa del Vasto..., Venetia 1552, dove è inserita ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...