GIANSENIO, Cornelio (Cornelis Jannsen)
Arturo Carlo Jemolo
Nato il 28 ottobre 1585 ad Ackov nella contea di Leerdam (Olanda) studiò a Utrecht e poi a Lovanio: qui si distinse negli studî teologici, cui [...] l'accorda per liberalità a quelli cui crede accordarla. Le ragioni della scelta divina, per cui agli uni è accordata la grazia e con essa la salvezza, agli altri no, sono misteriose, imperscrutabili agli uomini.
In morale i giansenisti sono avversarî ...
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ZWINGLI, Huldreich (Ulrico Zuinglio)
Delio Cantimori
Riformatore religioso della Svizzera, fondatore della chiesa propriamente detta "riformata". Nacque il 10 gennaio 1484 a Wildhaus, il paese più alto [...] i sacramenti (Battesimo, Eucaristia) siano mezzi della grazia, per concepirli unicamente come signa vel cerimoniae: e e dal battesimo, ma dalla vocatio, destinatio et electio divina, della divina provvidenza che opera e determina tutto: le tracce di ...
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TERTULLIANO, Quinto Settimio Florenzio
Mario Niccoli
Apologista e scrittore cristiano. Le scarne e malcerte notizie che la tradizione cristiana ci ha trasmesso sulla vita e sulla carriera di T., trovano [...] ", non "l'examinatio criminis". Ma la verità, pur non chiedendo grazia per sé, giacché non si meraviglia della sua condizione, una sola non è un rinnegamento dell'unità di sostanza divina. Per quanto questa schematizzazione tertullianea della fede ...
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La vita. - Giovanni Domenico Campanella nacque a Stilo in Calabria il 5 settembre 1568 da Geronimo e Caterina Martello. Appena adolescente si fece frate, ed entrò nell'ordine domenicano, col nome di fra [...] delle cose consiste per il C. l'umana come la divina libertà. Anche lo Stilano, come il Nolano, combatte veementemente il i sacramenti son aggiunti per aiutar la natura a ben operare con la grazia di chi l'ha dati"; i sacramenti che sono - si badi - ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] della difesa di Simmaco (Ep. XVIII). L'editto di Graziano fu confermato, ma la questione si trascinò ancora sino a sovrani, e con straordinaria fermezza, i diritti della legge divina e di quella ecclesiastica. Sebbene invocasse qualche volta l' ...
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Nacque a Firenze il 3 novembre del 1500. Suo padre Giovanni, architetto e musico, musico volle fare il figlioletto; ma, recalcitrando questi, lo allogò presso un orefice e poi presso un altro. A sedici [...] sentita da lui come "una", e con tutti gli attributi della cosa divina per eccellenza. Egli, che ne era sacerdote, che ne era martire e egli seguiva le orme da altri tracciate, portandovi la grazia, la raffinatezza e l'abilità tutta propria dell'uomo ...
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Insieme con Protogene, fu uno dei due più grandi pittori del sec. IV a. C. e a detta di Plinio (Nat. hist., XXXV, 79) egli superò tutti quelli che lo avevano preceduto e tutti quelli che vennero dopo di [...] cose che la dottrina epicurea concepiva esistenti nella sua divinità, porta ad esempio l'Afrodite Anadiomene di A. e sua Tyche (Stob., Flor., CV, 60), personificazioni l'una della Grazia e l'altra della Fortuna.
Il suo Alessandro con la lancia e ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] sembianze in una medaglia; l'Ariosto lo pone, in grazia delle Piscatoriae, tra le donne e i cavalieri che attendono "madre di Ergasto, la quale fu, mentre visse, da' pastori quasi divina sibilla reputata" (Pr. X). La sosta è occupata da un canto di ...
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QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] intermediarie fra Dio e il creato: in origine esse sono forze divine, in cui l'assoluto si manifesta e si estrinseca. Esse non essa viene ad essere priva della necessaria connessione con la grazia (Middat hāraḥămīm). Altri ancora pensano che il male ...
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ALESSANDRO I Pavlovič, zar di Russia - Nato il 23 dicembre 1777 dal granduca Paolo Petrovič (poi Paolo I) e dalla granduchessa Maria Feodorovna (già Dorotea di Württemberg), salì al trono di Russia il [...] e. persuaso più che mai d'essere investito della divina missione di affratellare gli uomini nella pace e nella comunanza di religione e le simpatie del popolo russo, trovarono grazia; onde Alessandro Ipsilanti gli ricordò invano le confidenze d'altri ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...