PSICOLOGIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio ALIOTTA
Raffaele CORSO
. Il termine "psicologia" (dal gr. ψυχή "anima" e λόγος "ragionamento, discorso") significa letteralmente "dottrina dell'anima"; [...] è naturale quindi che essa stessa debba essere costituita in conformità della natura divina. Infatti l'uomo, riflettendo su sé stesso, sa di esistere e dal Pomponazzi, dà il colpo di grazia alla dottrina aristotelico-tomistica dell'immortalità, ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] di più che noi godemo sopra gli antichi, e tutto il sapere, umano e divino, regga da per tutto con uno spirito, sì che le scienze si diano l fin dei conti, altro è Grazia, altro è Provvidenza. E chi ammetta che, con la grazia, nella quale è implicito ...
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LEIBNIZ (da preferire questa grafia all'altra Leibnitz), Gottfried Wilhelm von
Giuseppe CARLOTTI
Giovanni Vacca
Spirito multiforme e di attitudini veramente universali, fu grande sopra tutto come scienziato [...] tal modo L. può risolvere: 1. il problema della prescienza divina: infatti, essendo tutto determinato, Dio, la cui conoscenza non può e dà generosamente anche i mezzi, sia con la grazia ordinaria, sia con quella straordinaria, per ripararvi. Inoltre ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] con le risposte polemiche di G. Corresio, di V. Di Grazia e il discorso apologetico di Lodovico delle Colombe, ai quali, dall'intelletto umano credo che la cognizione agguagli la divina nella certezza obiettiva, poiché arriva a comprenderne la ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] luce e vigore. Il primo può dirsi il senso numinoso della divinità, per cui essa si pone in netta antitesi con la persona non esclude il momento d'unità sotto forma di redenzione e di grazia, in cui hanno la loro garanzia il culto e la preghiera; ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] il termine di eresia), bisogna ricordare la grande controversia sulla grazia della fine del sec. XVI, la quale, insieme con cristiano nega qualcuna delle verità che si devono credere per fede divina e cattolica, o dubita di essa, è eretico; se ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] volontà, e aspira a renderseli propizî (v. culto). Di divinità in senso proprio si può parlare solo dove incomincia il culto la sua legge, che infligge la punizione e concede la sua grazia, in quanto giudice di tutti i popoli, che alla fine egli ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] sta nella concezione del V. della natura, concepita come spontaneità divina ("idem est enim natura quod deus, aut fere idem"), la fede come la concepisce il V. prescinde dalla grazia, ed elimina quindi implicitamente la trascendenza; la virtù viene ...
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Nacque a Fontaines-lès-Dijon a pochi chilometri dalla capitale della Borgogna, probabilmente nel 1091, da genitori appartenenti all'alta nobiltà. Nel 1111 manifestò i primi segni della vocazione per la [...] , che la redenzione era necessaria, perché l'uomo era incapace di soddisfare da sé alla divina giustizia. Attraverso i sacramenti e specialmente l'Eucarestia, la grazia discende nelle anime dei fedeli e, in un certo senso, li rende simili al Cristo ...
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POMPONAZZI, Pietro (latinizz. in Petrus Pomponatius)
Guido Calogero
Pensatore italiano del Rinascimento, nato a Mantova il 16 settembre 1462, morto a Bologna il 18 maggio 1525. Dopo avere studiato all'università [...] come volontà arbitraria, che concede caso per caso la grazia, quanto come universale legge dell'accadere, nel cui ambito dimostrare così come il più vero miracolo sia la stessa perfezione divina di quest'ordine.
Bibl.: Per la biografia può ancora ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...