Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] e dei santi si considerarono spesso, al pari delle persone rappresentate, come strumenti della grazia di Dio, aventi in sé medesime una forza divina soprannaturale per il bene spirituale e temporale di chi le venerasse; e quindi si moltiplicarono ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] 'ars lulliana (che L. fa risalire a una ispirazione e vocazione divina) che vuole offrire un metodo di discorso capace, per la sua dello stesso intelletto per attingere, con l'aiuto della grazia, la verità della causa prima: in questo ultimo atto ...
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Rito con cui una persona, mediante abluzione e l’osservanza della forma prescritta, entra a far parte della Chiesa: è il primo dei sette sacramenti della Chiesa cattolica e, insieme alla confermazione [...] Dio, fratello di Cristo e coerede con lui della gloria divina, dimora dello Spirito Santo, membro della Chiesa e partecipe del ricevere il b., e in tutti gli uomini che, per divinagrazia, cercano sinceramente Dio, senza conoscere la Chiesa, e si ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] manicheismo), esiste inoltre un’a. soprannaturale, divina. S. Tommaso, sviluppando concetti aristotelici e cristiano e Dio che vuole il bene del giusto e gli conferisce la grazia santificante, per cui potrà vedere Dio faccia a faccia. Questa ...
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Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati [...] nella Bibbia e nel Corano, la m. di determinate divinità nel Ṛgveda ecc.). La m. divina è anche elargitrice di beni (in raffigurazioni egiziane della XVIII influsso demoniaco, invocazione di perdono e della grazia di Dio. Nel cristianesimo, come rito ...
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In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti; anche, ciascuno dei punti che vengono fissati in una convenzione, in un accordo.
Diritto
Nel diritto privato, in generale, contratto, in [...] Israeliti si obbligarono alla piena obbedienza alla volontà divina espressa e solennemente dichiarata nelle tavole della legge si impegnano alla fede nel Cristo e Dio promette a essi grazia e salvezza eterna: p. inaugurato e sanzionato con il sangue ...
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Pittore italiano (Città di Castello 1915 - Nizza 1995). Laureato in medicina, ha iniziato a dipingere mentre era prigioniero, durante la seconda guerra mondiale, negli Stati Uniti e, dedicatosi poi completamente [...] immagine (a volte, tuttavia, segnata da una grazia e raffinatezza apparentemente contraddittorie), sempre controllata e orchestrata della composizione ora segnata dalla severità di una "divina proporzione" ora più allusiva nelle forme e nei colori ...
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Atto religioso con cui si cerca di calmare l’ira e di conciliare il favore della divinità.
In storia delle religioni, il presupposto della p. è che il soggetto (che può essere sia un individuo sia una [...] commesso, intenzionalmente o involontariamente, una colpa: l’ira divina si manifesta per segni obiettivi (malattie, terremoti, prodigi si posasse su di essa come su un ‘trono di grazia’. Durante i sacrifici, il propriziatorio era spruzzato del sangue ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] delle discussioni teologiche cristiane, in relazione alla conciliabilità tra onnipotenza e onniscienza divina e libertà umana, è in connessione con i problemi della grazia, della predestinazione e dell’origine del male. S. Agostino distingue il ...
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Scrittore e mistico bizantino (Galatai, Paflagonia, 949 circa - Palukiton 1022). Formatosi a Costantinopoli, entrò (977) nel monastero di Studion; trasferito (978) nel monastero di San Mamas, vi fu ordinato [...] spostata dal 12 marzo al 12 ottobre. La dottrina di S. insiste sull'esperienza sensibile della grazia, la possibilità della contemplazione divina già in questa vita, sul magistero ecclesiastico come carisma e sui carismi straordinarî come criterio di ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...