Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] lui le cose future, i pensieri e i sentimenti occulti degli altri e, molto meno, i misteri della graziadivina. Sono incorporei, immateriali ("forme sussistenti", ciascuno una forma diversa dall'altro) e incorruttibili. Vi è dunque una separazione ...
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Di questo singolare scrittore latino, che fu il più versatile e fecondo del secolo degli Antonini (II d. C.), i dati biografici si ricavano pressoché per intero dalle sue stesse opere, più o meno copiosi [...] del vizio, dopo esser passato per tutt'i gradi del peccato e dell'espiazione, è tratto in salvo dalla fede e dalla graziadivina.
Si deve escludere che un finale di tal genere fosse già nella fonte greca del romanzo, sulla quale molto si è discusso ...
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MICKIEWICZ, Adam
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Nowogródek - o nel vicino villaggio di Zaosie - il 24 dicembre 1798, morto a Costantinopoli il 26 novembre 1855. Figura dominante nella storia letteraria [...] da Dio, per annunziare agli emigrati la fine dell'esilio, il ritorno alla libertà e l'avvento di una nuova epoca di graziadivina che trasformerà l'aspetto della terra. Il M. ha subito, e senza riserva alcuna, fiducia nelle parole del messia lituano ...
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Antichità. - Un ramo sottile, curvato e ripiegato su sé stesso, dovette già in età preistorica suggerire con la semplicità dell'operazione, la leggerezza della materia, la grazia della forma, il primo [...] corona floreale, nel mondo classico, è proprio di tutte le persone le quali si trovano in certo modo sotto la graziadivina, sia che se ne fregi il sacerdote nell'esercizio del culto, sia che venga conferita in premio ai vincitori nei giuochi ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] empirico; come essa possa attribuirsi a una causa del tutto trascendente le forze proprie individuali, a un miracolo della graziadivina; come nella dedizione completa di sé all'assoluto il convertito esperimenti in sé una vita nuova piena di calma ...
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Il concetto dell'elevazione al grado di divinità d'un essere mortale è presso i Greci più antico della parola, che, a quanto sembra, è stata coniata nell'età ellenistica. Esseri divini discesi temporaneamente [...] riuscirvi, anche ai Greci e ai Macedoni.
Più tardi, per legittimare e consolidare il suo potere, non essendo re per graziadivina, pensò che poteva applicare a sé il concetto che da secoli nella valle del Nilo era inerente alla persona dei Faraoni ...
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Chiamato soltanto Senator nei fasti consolari; a cominciare da Paolo Diacono, anche Cassiodorus. Discese da antica famiglia passata dall'Oriente in Italia. L'avo, tribuno e notaro sotto Valentiniano III [...] volle la guerra, che portò alla deposizione di Teodato. E C. annunziò ai Goti l'elezione di Vitige avvenuta "per graziadivina e per volontà libera del popolo" e condivise le speranze del sovrano che prometteva ai sudditi un forte regno. Procurava ...
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OTTONE III imperatore e re di Germania
Percy Emst Schramm
Nato a Kessel presso Kleve nel gennaio 980, morto a Paterno presso il Soratte il 24 (o 23) gennaio 1002. Nel 983 venne eletto re a Verona e [...] , O., fortemente scosso nella sicurezza della sua coscienza religiosa, pensò di farsi eremita o missionario per riacquistare la graziadivina. Ma prima voleva trarre vendetta da quella Roma prima tanto amata e ora odiata. Le truppe erano già in ...
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MOLINA, Luis de
Enrico Rosa
Teologo, nato a Cuenca (Spagna) nel 1536; entrato nella Compagnia di Gesù (1553), insegnò a Coimbra filosofia (1563-1566), poi in Evora teologia (1566-1586). Sorte controversie [...] nella storia della teologia, designa il sistema del Molina di conciliare la libertà umana con l'efficacia della graziadivina, difeso nelle menzionate "Congregazioni De auxiliis". Comprende in sintesi, lasciando i punti secondarî: 1. l'esclusione di ...
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Una delle più popolari canzoni di gesta francesi, la cui composizione cade verso il 1170, e il cui. contenuto si riconnette al ciclo epico intorno a Roma e alle vie italiane di pellegrinaggio. Con il poema [...] del re saraceno, al quale sono affidate le reliquie, durante un cortese e umano duello con Oliviero è toccato dalla graziadivina. Ma in seguito i paladini di Carlomagno sono fatti prigionieri, e soltanto per l'intervento di Floripas, la sorella di ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...