BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] e maggior occasione v'è da patire e morire negli stenti, o essere ammazzato per questo effetto, là più mi sento, con la divinagrazia, animato ad andare, sia il Giappone, l'Inghilterra, la Cina, il Miogor, o qual si voglia altro paese, ma sia almen ...
Leggi Tutto
"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] Marco, Rocco e Sebastiano - la Vergine apparsa su di un fulgido trono di nuvole, mentre la luce salvifica della divinagrazia discende da un ideale punto fuori campo a diradare i miasmi, ricacciando nelle tenebre la ripiana immagine della peste ...
Leggi Tutto
natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] natura umana, cioè quello stato naturale di perfezione dell'essenza dell'uomo che partendo dal naturale appetito al bene che de la divinagrazia surge in noi e che è simile a quello che pur da natura nudamente viene (Cv IV XXII 5), induce per gradi ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] la «verace carità». L'ultimo periodo è il cenno della preghiera che raccomanda il poeta e l'amico alla divinagrazia: né occorre svelare i motivi impliciti nella serena espressione, e molto meno caricarli di intenzioni teologiche sulla salvezza per ...
Leggi Tutto
conoscere (canoscere; cognoscere)
Domenico Consoli
1. Verbo di notevole frequenza nelle opere di D., sia in prosa che in verso. Ricorre in complesso 162 volte (10 nella Vita Nuova, 18 nelle Rime, 70 [...] s'innamora / lo ciel del giusto rege (v. 64), Rifeo Ora conosce assai di quel che 'l mondo / veder non può de la divinagrazia (v. 70): nella lunga sequenza la formula ora conosce si ripete per sei volte, di sei versi in sei versi, con una precisa ...
Leggi Tutto
sapienza
Partecipe della tradizione neoplatonica e biblica, D. si serve della nozione di s. (σοφία - sapientia) di derivazione veterotestamentaria inserendola in uno schema fondamentalmente emanatistico [...] per l'altro aspetto, quello mistico-religioso, l'appetito... che pur da natura nudamente viene, in quanto appetito che de la divinagrazia surge (IV XXII 5), trova proseguimento e si esprime nell'amore per la s. figliola di Dio e immagine di lui in ...
Leggi Tutto
CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] Chiesa cattolica. Nel testamento egli afferma di nutrire "viva fede e speranza" che la Maestà di Dio, "per sua divinagrazia, bontà et pietade et infinita misericordia sia contenta di perdonarmi ogni mio grave peccato" e di accoglierlo, alla fine di ...
Leggi Tutto
MENGHINI, Tommaso
Adelisa Malena
– Nacque ad Albacina di Fabriano, nei pressi di Ancona, presumibilmente negli anni Venti del XVII secolo.
Entrato nell’Ordine dei frati predicatori come allievo del [...] fine del XVII secolo.
Alla fine degli anni Ottanta del XVII secolo, nel pieno della battaglia antiquietista, l’Opera della DivinaGrazia del M. – seguendo la sorte di molti altri testi mistici vecchi e nuovi, che in quel periodo incapparono nelle ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Ricardo (al secolo Andrea Antonio)
Fernando Manzotti
Nacque a Reggio Emilia il 9 febbr. 1747 da Francesco, pittore, e Anna Fontanesi. Scelta la vita religiosa, entrò dapprima nei minori riformati, [...] motivi agostiniani che avevano costituito la linea del suo pensiero da Il Dominio e la forza della divinagrazia alle Riflessioni.Senza la grazia, fuori del corpo mistico di Cristo, secondo il B., non è concepibile la democrazia: per questo incombe ...
Leggi Tutto
SALA, Giacinto
Pier Davide Guenzi
– Di origini bergamasche, nacque attorno al 1708 e, dopo il suo ingresso nell’Ordine domenicano, svolse incarichi di studio e insegnamento, inizialmente a Bergamo e [...] Istoria teologica delle dottrine e delle opinioni corse ne’ cinque primi secoli della Chiesa in proposito della divinagrazia, del libero arbitrio e della predestinazione del marchese Scipione Maffei. La monumentale opera intendeva contrastare il ...
Leggi Tutto
grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...