discorrimento
Fernando Salsano
Significa lo " scorrere ", e propriamente la mobilità delle ricchezze che vengono e vanno, in Cv IV Le dolci rime 60 onde l'animo ch'è dritto e verace / per lor discorrimento [...] di " influxio " (De Causis prop. 20 " Prima enim bonitas influit bonitates super res omnes influxione una "), significa la " discesa ", l'" influenza " della graziadivina sulle creature, unica per sé e varia nelle diverse ricezioni di quelle. ...
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traslatare [partic. pass. translato]
Andrea Mariani
In Pd XX 39 David è definito il cantor de lo Spirito Santo, / che l'arca traslatò di villa in villa: il verbo vale " trasportare ", " trasferire " [...] termine è pregnante e indica la sovrumana virtù della graziadivina che conduce D. da un cielo a quello contribuisce a descrivere l'ineffabilità del passaggio da una condizione di grazia a una ancora più sublime: ripreser (v. 82), rilevarsi ...
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affrangere
Federigo Tollemache
Ricorre due sole volte, nel Purgatorio. In XXVII 74 la natura del monte ci affranse / la possa del salir più e ' l diletto, vale " fiaccare " (v. Iacopone L'omo fo creato [...] nell'ediz. Menichetti); tutto il passo esprime la spossatezza fisica e morale causata misteriosamente dal tramonto del sole, che raffigura la graziadivina. In XXX 36 lo spirito mio, che già cotanto / tempo era stato ch'a la sua presenza / non era di ...
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immenso
Andrea Mariani
L'aggettivo compare in D. due sole volte, con valore pressoché uguale. In Pg XXVII 70 pria che 'n tutte le sue parti immense / fosse orizzonte fatto d'uno aspetto, è riferito [...] ... smisurato " (Buti) che D. ha di conoscere la verità della fede. L'‛ immensità ' dell'aspirazione dantesca è considerata dal Landino di per sé sufficiente a ottenere il dono della graziadivina: " quasi dica, giusta cosa è, che gli concediate tal ...
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manna
Il cibo che Dio diede per quarant'anni ogni mattina agli Ebrei nel deserto (Ex. 16, 13-15; Num. 11, 7; Ps. 77, 24), in Pd XXXII 131 visse di manna / la gente ingrata, mobile e retrosa, e Vn XXIII [...] la cotidiana manna (Pg XI 13, che traduce " panem nostrum quotidianum da nobis hodie " del Pater noster), cioè la graziadivina invocata dai superbi per procedere alla purificazione; la verace manna (Pd XII 84), la vera sapienza, contrapposta ai beni ...
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refrigerio
Lucia Onder
In contesto figurato, il termine compare in Cv IV XII 5, contrapposto a sete, la spasmodica aspirazione alle ricchezze rispetto al " sollievo ", al " conforto " che da esse dovrebbe [...] intollerabile.
Con eguale connotazione di carattere morale per indicare il " gaudio ", la " gioia " dei beati su cui piove la graziadivina, in Pd XIV 27 Qual si lamenta perché qui si mola / per viver colà sù, non vide quive / lo refrigerio de ...
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abondare (abbondare)
In Cv IV XII 6, nel significato di " avere in abbondanza ", in traduzione diretta da Cicerone (Par. I I 6 " ea... desiderare maxime, quibus abundarent "); " essere in abbondanza ", [...] ond'io presunsi ficcar lo viso per la luce etterna, dove abbondante definisce l'eccezionale elargizione di graziadivina (cfr. superinfusa, in Pd XV 28) necessaria a D., come a ogni viator mistico, per poter fruire della visione di Dio e dei beati ...
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guidar
Verbo provenzale, " condurre "; nella III singol. del pres. indic., in Pg XXVI 146 que vos guida al som de l'escalina; ne è soggetto valor, cioè la graziadivina che guida le anime alla sommità [...] della sacra montagna ...
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GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] l'alta fantasia di Dante. Tornano al poeta i ricordi del suo passato in questo mistero della redenzione che raffigura. E, nella divinagrazia, impetrata da Gretchen a Maria per l'errare di chi le franse il cuore, avrà trovato pur lui la sua pace ...
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TRAIANO (M. Ulpius Traianus)
Roberto PARIBENI
Mario PELAEZ
Imperatore romano dalla fine dell'anno 97 all'agosto del 117. Marco Ulpio, Traiano era nato nell'anno 53 nel municipio di Italica nella provincia [...] la leggenda, come fece S. Tommaso, e fece Dante che spiegò la salvezza con quel che "il mondo Veder non può della divinagrazia" e accolse l'opinione di coloro che ammettevano un ritorno di Tr. alla vita e la sua novella morte credente e battezzato ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...