cosa
Domenico Consoli
La parola è di uso frequentissimo in tutte le opere dantesche: appare infatti 461 volte nel Convivio, 123 nella Commedia, 77 nella Vita Nuova, 22 nelle Rime, 21 nel Fiore e 2 nel [...] v. anche IV XIII 8 e XIX 2. In If XXVI 23 miglior cosa (rispetto a stella bona dello stesso verso) denota la Graziadivina o Dio stesso. A loro volta, le cose di Dio (XIX 2) sono le cariche spirituali adulterate dai simoniaci, mentre con cose belle ...
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MOROSINI, Domenico
Gino Benzoni
– Secondo dei cinque figli maschi di Barbone di Giustiniano Morosini ‘dalla sbarra’ (questo il contrassegno dello stemma della famiglia) e di Elisabetta di Lorenzo Giustinian, [...] . Accomunate dalla svalutazione del merito personale nelle opere, dall’attribuzione d’ogni opera buona esclusivamente alla graziadivina, dette «sette» – nei confronti delle quali Morosini non inveiva, ma preferiva informare – si differenziavano poi ...
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CAVRIANI, Federico
Renzo Paci
Decimo di tredici figli, nacque a Mantova il 16 sett. 1762 dal marchese Ferdinando e da Maria Rosa, Bentivoglio D'Aragona. La famiglia antica e illustre era anche, secondo [...] fermamente la necessità di fondare lo Stato sui principi etici del cristianesimo, il quale "ha la facoltà di conferire la graziaDivina, e con questa l'Uomo vince gli ostacoli, che si oppongono ad essere virtuoso" (p. 66).
Subito dopo la caduta ...
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gerarchia angelica (gerarcia)
Attilio Mellone
Nella tradizione cristiana l'ordinamento degli angeli comportava il raggruppamento in g. e in ordini o cori. D., oltre a vari accenni, se ne occupò di proposito [...] 70-78 e 100-102), il diverso grado di visione beatifica al grado di merito (v. 112) e questo al grado di graziadivina e di corrispondenza umana (v. 113); però attribuisce una diversa perfezione naturale ai nove cori angelici (XIII 52-60, per cui cfr ...
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guida
Andrea Mariani
Andrea Ciotti
Sostantivo quasi esclusivo della Commedia; un solo esempio nel Convivio, uno nelle Rime, uno nel Fiore. Per il genere, si veda la nota del Petrocchi a Pg XIX 53, [...] e ne sviluppa al massimo le possibilità con l'esercizio dell'arte poetica, chiamata a cooperare all'azione redentrice della graziadivina in ragione delle attitudini e delle capacità del discepolo, il quale, per parte sua, corrisponde all'azione del ...
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secondo
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, presente in tutte le opere meno che nelle Rime, conserva nella larga maggioranza degli esempi il suo valore di numerale ordinale e perciò è riferito a persona [...] è del tutto propria l'espressione morte seconda (Pd XX 116), usata a proposito di Traiano, la cui anima, per graziadivina, era potuta tornare dall'Inferno nel corpo e rimanervi quanto bastò perché egli ‛ morisse nuovamente ' da cristiano.
Tutt'altro ...
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MAZZOCCHI, Lorenzo
Paolo Broggio
MAZZOCCHI (Mazzochi, Mazzocchio), Lorenzo. – Nacque a Castelfranco Veneto, nella Marca trevigiana, intorno al 1490 in una famiglia benestante, originaria del Padovano, [...] per cui l’uomo prende parte in qualche modo all’atto della giustificazione, cooperando attivamente con la graziadivina. Soltanto quattro teologi dissentirono da questa posizione, asserendo che la volontà umana si comporta in maniera assolutamente ...
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CALANDRINI
Francesca Luzzati Laganà
Famiglia originaria di Luni ed emigrata a Sarzana: ebbe il suo capostipite in un Buongiovanni, vissuto nella prima metà del secolo XIII. Il figlio di Buongiovanni, [...] . Stando a un racconto inserito nella Cronaca di Matteo Civitali, il Fatinelli sarebbe stato raggiunto dalla graziadivina alla vigilia di venir giustiziato e dialogando con alcuni interlocutori avrebbe espresso convinzioni "luterane"; la narrazione ...
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BRAGADIN, Marco
Hatto Kallfelz
Apparteneva a una famiglia greco-cipriota di nome Mamugnà, che, in conformità con l'uso veneziano in voga, deve avere assunto il cognome di Bragadin in omaggio alla protezione [...] recarsi a Monaco. Il B. si mostrò ai padri della Compagnia profondamente pentito e animato da un'insospettabile fiducia nella graziadivina. Confessò senza esitazioni "che non ha mai saputo fare niente in exanimar l'oro, né fare proiitione in oro né ...
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BONELLI, Benedetto (al secolo Francescantonio)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 26 dic. 1704 a Cavalese, in Val di Fiemme, da Giandomenico e da Antonia Miorini, in una nobile famiglia. Avviato agli studi [...] dilectionis Dei, Venetiis 1759), in cui sostiene la necessità del dolore dei peccati (contrizione) per riottenere la graziadivina nel sacramento della penitenza.
Estranea alle polemiche sul probabilismo è la Risposta epistolared'un amico alla terza ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...