Poeta tedesco (1160 circa - 1210 circa). È cronologicamente il primo della triade dei grandi poeti cavallereschi del Medioevo tedesco (lo seguono, e lo superano, Wolfram von Eschenbach e Goffredo di Strasburgo). [...] colpito da morbo inguaribile e salvato solo dallo spirito di sacrificio di una fanciulla: esaltazione dell'amore alla luce della graziadivina che condanna le fatuità del mondo. Ultima opera di H., e di tutte la migliore, fu l'Iwein: il tema ...
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Chierico di origine francese (m. 1050 circa), vissuto a Basilea; scrisse due poemi in latino: il Synodicus, in cui descrive una disputa allegorica nella quale intervengono Thlepsis e Neocosmo rappresentanti [...] rispettivamente il Vecchio e il Nuovo Testamento sotto la guida di Sophia; e il Paraclitus, dialogo in distici rimati che ha per protagonisti un peccatore pentito e la Graziadivina. ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] quae in Paradiso fuit (Enchir. 26-27). Per poter resistere cioè alla concupiscenza, occorre ora un aiuto divino maggiore di quello dato ad Adamo: la grazia è dunque necessaria per avere la fede, e questa perché vi sia quell'amore di Dio, in quanto ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] non volere cose giuste e una causa razionale. Subordinata alla g. divina è la g. naturale, che è la g. eterna attuata dagli integra sotto diversi aspetti il concetto kantiano della g., grazie al processo dialettico in virtù del quale la g., così ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] nel 1859, tramite la Francia, per umiliare un paese che ha vinto grazie alle armi altrui. La liberazione di Roma diviene possibile con la caduta di per intero questa strada (che culminerà nella Divina Commedia) sarà solo Dante Alighieri. Tuttavia, ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] . È nella prima una rivendicazione della vera nobiltà quale disposizione personale a virtù per opera di natura e per graziadivina, contro coloro che la riponevano nella ereditarietà o, peggio, in antico possesso di ricchezza. Ripugna a D., che ha ...
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Arcivescovo di Canterbury e dottore della Chiesa.
La vita. - Nacque in Aosta sul finire del 1033 o sul principio del 1034 di nobile famiglia, che si volle poi anche imparentata con i Savoia, come si volle [...] cum libero arbitrio. In quest'opuscolo, A. accorda la libertà umana con la prescienza, la predestinazione e l'efficacia della graziadivina; e segue S. Agostino, ma nella dottrina da lui spiegata in difesa del libero arbitrio contro i manichei e i ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] chiamato e contro i quali esperimenta la forza del suo animo, quasi a saggiare in esso la presenza della graziadivina. Per questa nuova fede, una somma incalcolabile di sentimenti nuovi, di forze rivoluzionarie si spandeva in Europa, imprimeva alla ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] e preghiere anche per l'infermità del bestiame; e, non di rado, i cavalli o i buoi, guariti per miracolo o graziadivina, sono condotti alla processione, nella festa del santo protettore. Santi patroni sono, per il bestiame in genere, S. Nicola, S ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] filosofi delle genti e dei profeti degli Ebrei, e poi s'è incarnato in Cristo, in cui la verità e la graziadivina si sono manifestate nel più alto grado. Questo grandioso sistema, il quale inquadra l'idea della redenzione cristiana in una concezione ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...