SALII
K. Schwedes
Dinastia regia e imperiale germanica regnante dal 1024 al 1125.Nei Gesta Friderici (MGH. SS rer. Germ., XLVI, 19123) del cronista Ottone di Frisinga (m. nel 1158) e nell'ideologia [...] regale. Allo stesso tempo l'edificio rappresentava la 'graziadivina' concessa ai regnanti, giacché tramite le fondazioni si dai simboli degli evangelisti (c. 3v). L'origine divina del potere imperiale è rafforzata inoltre dall'iscrizione "Per ...
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astrologia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarron
Con il termine a. (che all'epoca di D. poteva essere usato come sinonimo di astronomia) propriamente si intende la scienza che studia le influenze degli astri [...] le rote magne, / che drizzan ciascun seme ad alcun fine / secondo che le stelle son compagne (Pg XXX 109-111); ma la graziadivina può aggiungere i suoi doni alle influenze celesti, come volle nel caso di D. (v. 112-117). Così il concetto cristiano ...
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MAINARDO, Agostino (Mainardi)
Simonetta Adorni Braccesi
Simona Feci
Nacque nel 1482 a Caraglio, presso Saluzzo (da cui l'appellativo "di Piemonte"), da Giovanni; non si conosce l'identità della madre, [...] la remissione dei peccati, il M., seguendo H. Zwingli, afferma che i sacramenti costituiscono solamente i simboli della graziadivina e della giustificazione. Su questo punto Bullinger e i pastori finirono con il dare torto allo Stancaro, evitando ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] qui richiamate in merito agli effetti delle scomuniche ingiustamente irrogate dall'autorità ecclesiastica ed all'azione della graziadivina.
Gli anni della dominazione sabauda (1713-1718) furono il periodo in cui il C. - antispagnolo e favorevole ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] / per l'universo penetra, e risplende / in una parte più e meno altrove (I 1-3) e il diversificarsi della graziadivina, che si rifrange variamente colorandosi, secondo le virtù che essa beatifica dopo averle in terra di sé alimentate cfr. II 121-146 ...
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eresia
Raoul Manselli
. Viene così chiamata ogni dottrina, che, differenziatasi dalla retta fede e condannata dalla Chiesa, sia sostenuta con pervicacia; proprio quest'ultima caratteristica la distingue [...] . Né furono meno importanti quelle e. che, rivolgendo la loro attenzione ai rapporti tra l'azione umana e la graziadivina, cercarono di esaltare, in maniera eccessiva, la libertà umana, come il pelagianesimo, o che, meditando sui problemi del male ...
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vista
Domenico Consoli
Vocabolo di uso assai esteso, presente in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore; non figura invece nel Detto.
Si collega in tutti i casi con l'atto del vedere, specificandosi [...] che, de la vista de la mente infermi, fidanza / avete ne' retrosi passi (Pg X 122); v. che ora è incerta e corta (Pd XX 140), ora illuminata dalla graziadivina: O sol che sani ogne vista turbata (If XI 91); per che le viste lor furo essaltate / con ...
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speranza (isperanza)
Fernando Salsano
Vincent Truijen
Con valore assoluto, significa l'atto dello sperare, ovvero la fiduciosa attesa di un bene, come in If III 9 Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate: [...] dei.
La nozione di speranza. - La s. è una delle tre virtù teologali. Queste virtù vengono accordate al credente per una speciale graziadivina, che eleva l'uomo al di sopra delle sue forze naturali, in modo che abbia, confidando in Dio e nella sua ...
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SCAGLIA, Desiderio
Vincenzo Lavenia
– Stando ad alcune biografie antiche, fu battezzato a Brescia nella chiesa di S. Clemente il 26 settembre 1568 con il nome di Giovanni Battista ed era figlio di un [...] ; in quella veste continuò a occuparsi della censura del Qua tandem ratione di Paolo Beni, che trattava degli ausili della graziadivina: ibid., Stanza storica, O.1-n, f. 2, con documenti autografi). Il 4 febbraio 1605 divenne inquisitore di Pavia ...
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appello al lettore
Vittorio Russo
. Numerose volte lungo il corso del suo poema (19 volte: lf VIII 94-96; IX 61-63; XVI 127-132; XX 19-24; XXII 118; XXV 46-48; XXXIV 22-27; Pg VIII 19-21; IX 70-72; [...] e di cristiano, che, come tale, poteva assumere il valore di esemplarità etica per ogni uomo, che toccato dalla graziadivina, decidesse come lui di intraprendere il faticoso cammino verso la redenzione. D. sapeva che il compito poetico e morale ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...