Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] lo stato di g. consistente nella partecipazione della natura divina e, quindi, dono essenzialmente soprannaturale, alla cui e nel rinnovamento interiore dell’uomo; ricevendo volontariamente la grazia e i doni, egli da ingiusto diviene giusto, ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] di f., inizio di vita soprannaturale, non si consuma tutto nel soggetto, ma si fonda primariamente nella graziadivina che costituisce l’initium fidei infondendo nello spirito un pius credulitatis affectus, predisposizione soggettiva all’accettazione ...
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Teologo (Medina del Campo 1528 - ivi 1604), domenicano (1547); insegnò nell'università di Salamanca (1577-1600). È uno dei principali rappresentanti della rinascita del tomismo; il suo nome è soprattutto [...] legato alla polemica con L. de Molina sul problema della relazione tra graziadivina e libero arbitrio umano, aperta con l'Apologia fratrum praedicatorum (pubblicata nel 1595, scritta in collaborazione con altri domenicani), tesa a confutare la ...
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Chierico di origine francese (m. 1050 circa), vissuto a Basilea; scrisse due poemi in latino: il Synodicus, in cui descrive una disputa allegorica nella quale intervengono Thlepsis e Neocosmo rappresentanti [...] rispettivamente il Vecchio e il Nuovo Testamento sotto la guida di Sophia; e il Paraclitus, dialogo in distici rimati che ha per protagonisti un peccatore pentito e la Graziadivina. ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] assai diverse e oscillanti. Così, Taziano considera l’anima come un principio materiale che diviene immortale solo per graziadivina, e più tardi, sulla stessa linea di pensiero, Lattanzio farà dell’i. una conquista etica del soggetto; Tertulliano ...
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Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] ) costituita, nella forma attuale, a Pilot Point (Texas) nel 1908, dall’unione di gruppi religiosi già esistenti; l’organizzazione e teologia sono di tipo metodista, credono nella santificazione per graziadivina e nel battesimo dello Spirito Santo. ...
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(ebr. Shōfĕṭīm) Condottieri ebrei che, dopo la conquista della Palestina, apparvero in vari luoghi e momenti per guidare il popolo contro nemici e oppressori. Danno nome a un periodo della storia ebraica [...] (12° e 11° a.C.) e che è stato anche definito ‘carismatico’, perché l’autorità dei G. era basata sulla graziadivina. Vari G. furono contemporanei fra loro e la loro autorità non si estese oltre zone limitate della regione palestinese. Si tratta di ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] lingua era il tamil, propugnavano una fede intima di carattere devozionale, sostenuta dalla fiducia nel potere determinante della graziadivina (prasāda) e combattevano la speculazione fine a se stessa, la filosofia, le pratiche yoga e il ritualismo ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] spirituale e mistico, e quindi ricco di esperienze del mistero divino e di riflessioni fatte a partire da esse, o potrà (si pensi alla seconda Assemblea Ecumenica Europea, tenuta a Graz nel 1997, sul tema della riconciliazione oggi in Europa, e ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] era eguale ai suoi amici, dal punto di vista del godimento della grazia. Un passo che doveva essere ben presente a G. VII, in gloriam incessanter captat", laddove i vescovi sono di istituzione divina e aspirano alla vita celeste. Ancora una volta ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...