L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] problema spaziale si precisa in problemi di stile e di struttura. Il Sullivan è infatti il primo che concepisca il grattacielo, non come una mera sovrapposizione di elementi diversi, ma come una costruzione unitaria e organica. Dal Richardson e dal ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] è la dimostrazione di come la c. possa competere con la natura facendosi, con le montagne artificiali dei suoi grattacieli, fenomeno geografico; Seoul sembra avere come progetto di esistenza la trasformazione della distanza in esperienza estetica, ma ...
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SANTIAGO (A. T., 159)
Emilio MALESANI
José A. DE LUCA
Città capitale della repubblica del Chile, nell'America Meridionale, situata a 33°27′ di lat. S. e a 70°41′ di longit. O., nella valle longitudinale [...] alle costruzioni in cemento armato, vennero elevate case a più piani, e perfino hanno fatto la loro comparsa i grattacieli.
Insieme alle case nuove che sorgono nei quartieri esterni, si vanno trasformando anche le vecchie case dei quartieri centrali ...
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Fondi di investimento (detti anche Fos), posseduti prevalentemente da Stati sovrani, composti da varie tipologie di strumenti finanziari (obbligazioni, azioni, beni patrimoniali). Sono detenuti dai Paesi [...] nel 2015 la capitale britannica come l’ottavo emirato del pianeta). Esemplificativa in Italia è l’acquisizione (2015) di tutti i grattacieli del progetto Milano Porta Nuova di Hines per un valore di 2 miliardi di euro da parte del QIA che possiede ...
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Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] ; coinvolta da continue polemiche con le amministrazioni e con i suoi destinatari, come è avvenuto per i tre grattacieli del Complesso CityLife a Milano (progettati rispettivamente da Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind a partire dal ...
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Il Novecento è stato il secolo delle dittature e delle grandi guerre mondiali, della tecnica e della comunicazione di massa, delle utopie politiche e del progresso sociale ed economico. È stato ovviamente [...] il fenomeno è simile. A sud del centro urbano, stretto tra l’autostrada e il mare, si trova uno dei pochi grattacieli per residenze turistiche edificati tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta sulla costa adriatica. Si tratta di una struttura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] è uno dei fulcri del progresso: una città che sogna, come scrive l’artista Mario Sturani, «le foreste immense dei grattacieli»: l’America. E proprio attorno a questi miti, nella stessa estate Pavese scrive la sua Trilogia delle macchine dove la fine ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] lo spazio e sottolineano le espressioni degli attori, abat-jour rovesciati a terra, riflettori che scorrono sui muri dei grattacieli o illuminano le cantanti dei nightclub. Nere sono le cose essenziali di queste storie, le pistole (o bianche e ...
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PORTALUPPI, Piero
Cristiano Marchegiani
PORTALUPPI, Piero (Pietro). – Nacque a Milano il 19 marzo 1888 da Oreste, ingegnere, e da Luisa Gadda. Sulle orme del padre (autore nel 1894 dell’elegante casa [...] termitai del Piano regolatore di Allabanuel, nel 1920 («L’è una balla», rivela il termine ‘Allabanuel’ letto all’inverso); il Grattacielo per la SKNE di New York (1920), monstrum di 85 piani come una Tour Eiffel rettificata (l’arguto acronimo, cifra ...
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Burroughs, William Seward
Daniela Daniele
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 5 febbraio 1914 e morto a Lawrence (Kansas) il 2 agosto 1997. Tra gli esponenti più noti [...] , per atmosfere e apocalittica claustrofobia, anticipa quella evocata dal successivo film, e nella quale audaci scalatori di grattacieli volano da un edificio all'altro grazie a grossi cavi metallici, librandosi su tortuosi percorsi sotterranei e in ...
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grattacielo
grattacièlo s. m. [comp. di grattare e cielo, calco dell’ingl. sky-scraper]. – Edificio di notevole slancio verticale, con strutture di cemento armato o di acciaio, composto di un gran numero di piani (almeno 15-20), che sorge...
building
‹bìldiṅ› s. ingl. [der. di (to) build «costruire»], usato in ital. al masch. – Costruzione, edificio; spec. riferito ai giganteschi grattacieli degli Stati Uniti come l’Empire State Building («grattacielo dello stato imperiale», cioè...