In medicina, neoformazione di natura infiammatoria, caratterizzata dall’abbondante proliferazione cellulare, che si accompagna in misura più o meno evidente a neoformazione di connettivo e di vasi sanguiferi. Deriva il nome dall’affinità istologica con il tessuto di granulazione cicatriziale, da cui differisce per le cause, l’evoluzione cronica, la produzione di tumefazioni ecc. Le cause sono varie, ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] e zone di necrosi (di tipo caseoso) al centro. I fenomeni necrotici vanno addebitati per una parte alla scarsa vascolarizzazione del granuloma (la necrosi inizia infatti al centro di esso, cioè nel punto più lontano dai vasi) e per l'altra parte all ...
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Si dice di ciò che è caratteristico della lebbra (lat. lepra).
Cellule leprose sono quelle che hanno fagocitato bacilli della lebbra; la febbre leprosa è un accesso febbrile che talora, a intervalli assai [...] Molto spesso le lepralgie sono precedute da parestesie (senso di freddo, di formicolio, di punture di spillo, prurito intenso).
Il leproma (o granuloma leproso o nodulo leproso) è la manifestazione, cutanea o viscerale, della lebbra, rappresentata da ...
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Genere di Batteri della famiglia Micobatteriacee, causa di patologia nell’uomo (M. tuberculosis, M. bovis, M. leprae). I M. sono acido-resistenti e aerobi obbligati. Il tipico M. tuberculosis, detto anche [...] (➔ immunità); si tratta di una reazione mediata da linfociti e da altre cellule mononucleate, che nel contenere l’infezione batterica danno luogo alla formazione di un granuloma. Farmaci efficaci contro i M. sono la streptomicina e la rifampicina. ...
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tubercolina Estratti totali o parziali di bacilli tubercolari con cui viene effettuata l’intradermoreazione (➔). Dalla vecchia t. di Koch (anche nota come old tuberculin) attorno alla metà degli anni [...] inoculato il prodotto si osserva, dopo 48-72 ore, un infiltrato ricco di cellule linfocitarie e macrofagi quasi a ricordare la genesi del granuloma tubercolare. Partecipa alla reazione alla t. una componente infiammatoria vascolare con edema in situ. ...
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ULTRAVIRUS (XXXIV, p. 644)
Luigi CALIFANO
Lo studio dei virus filtrabili è stato assai ricco di risultati negli ultimi dieci anni grazie alla scoperta di W. M. Stanley, il quale nel 1935 dimostrò che [...] sarcoma di Rous; molto probabilmente: afta epizootica; poliomielite del topo (virus di Theiler); poliomielite umana; forse: psittacosi; granuloma venereo. Ha inoltre natura di virus-proteina il bacteriofago di Twort-d'Herelle.
Tutte le virus-proteine ...
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Sterilizzazione
Ettore Cittadini
Alessandra Lo Presti
Eugenia De Luca
Il termine sterilizzazione, che designa l'operazione di rendere sterile, l'effetto che ne deriva e anche il modo con cui tale [...] per cedimento delle legature in concomitanza di una resezione troppo breve del vaso; oppure dalla formazione di un granuloma spermatico, che è una reazione flogistica dovuta alla dispersione dello sperma dall'epididimo o dal deferente nei tessuti ...
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TNF (Tumor necrosis factor)
Guido Poli
Una delle più importanti molecole infiammatorie, distinta in due varianti (TNF-α e TNF-β), che condividono ca. il 30% d’omologia strutturale (includente la regione [...] KO recettoriale). Un altro risultato imprevisto è stata la dimostrazione del ruolo chiave del TNF-α nella formazione del granuloma tubercolare, per cui topi KO dimostravano una maggior difficoltà a contenere localmente l’infezione e, per contro, una ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] , treponemi della sifilide ecc.). Le c. giganti entrano a far parte quindi dei granulomi in genere; c. di Langhans sono dette quelle del granuloma tubercolare; c. giganti di Sternberg quelle del linfogranuloma maligno ecc. Caratteri diversi hanno ...
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Difese contro le infezioni virali
Pietro Pala
(Department of Respiratory, Medicine National Heart and Lung Institute at St Mary 's, Imperial College School of Medicine, Londra, Gran Bretagna)
Tracy [...] con la possibilità di causare danni localizzati alle cellule dell'ospite.
I macrofagi sono predominanti nei granulomi, processi infiammatori in cui vari tipi di cellule effettrici (monociti, linfociti, cellule polimorfonucleate), attratte dai fattori ...
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granuloma
granulòma s. m. [der. di granulo, col suff. -oma] (pl. -i). – In medicina, neoformazione a carattere nodulare e infiammatorio, dovuta a cause diverse, simile per struttura istologica al tessuto di granulazione (donde il nome), caratterizzata...
xantogranuloma
xantogranulòma s. m. [comp. di xanto- e granuloma] (pl. -i). – In medicina, granuloma localizzato nel tessuto adiposo (di solito retroperitoneale), di colorito giallastro, di natura infiammatoria; x. giovanile, istiocitosi benigna...