DE LUCA, Pier Vincenzo
Alfonso Scirocco
Nacque a Montepeloso in Basilicata (od. Irsina, prov. di Matera) il 23 nov. 1835 da Saverio e Faustina Di Nardi, e studiò a Molfetta, poi a Napoli, dove si laureò [...] suo insegnamento, nuovo per i tempi, suscitò grande interesse tra la gioventù che ancora accorreva dalle p. 198, n. 75).
Per la preparazione culturale e l'esperienza giornalistica il D. fu in dirigerle ai fini della rivoluzione anarchica, fece parte ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] del C. ai problemi della vita culturale e politica del Viceregno, un filone di della società civile, ricorda le grandi linee, ma anche i limiti, II, Bari 1924; V. Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, a cura del C., Firenze 1926 ...
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COLLECINI, Francesco
Giovanna Rosso Del Brenna
Delle sue origini si sa solo che era romano, come egli stesso si definisce firmando nel 1750 i disegni per la sua prima attività professionale: il concorso [...] che si vede affidati due incarichi di grande impegno: il progetto e la direzione dei furono bloccati nel 1799 dalla rivoluzione napoletana e dalla successiva fuga linee neogotiche - del suo costante aggiornamento culturale.
Il C. morì tra il 19 genn ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] Serra, al quale rimase legato da una grande amicizia, alimentata dai comuni interessi culturali, più vari e ricchi, forse, e di un analogo esperimento in Italia, giacché "organizzare una rivoluzione vuol dire organizzare uno stato". (Teste di legno, ...
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PASINETTI, Francesco
Giovanna Rendi
PASINETTI, Francesco. – Nacque il 1° giugno 1911 a Venezia, primogenito di Carlo, medico, e di Maria Ciardi, figlia a sua volta del pittore vedutista Guglielmo.
La [...] coltivano in proprio l’idea di una rivoluzione permanente» (Brunetta, 2001, pp. produsse un vero e proprio movimento culturale nel campo del cinema e alla Symphonie einer Großstadt (Berlino, sinfonia di una grande città, 1927) e Acciaio (1933) di ...
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LUALDI, Maner
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Milano il 23 dic. 1912 da Adriano e da Wanda Stabile de Sailmberg.
Il padre era direttore d'orchestra, compositore e critico musicale molto apprezzato, [...] al giornalismo l'attività di operatore culturale, intrapresa con grande professionalità. In particolare si dimostrò 1968 -, due operette, dal tono favolistico e moraleggiante: La rivoluzione di Sepino (Torino 1944) e Storia magica del professor Alan ...
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BABINI (Babbini), Matteo Antonio Luigi
Anna Mario Monterosso Vacchelli
Nacque a Bologna il 19 febbr. 1754, da Filippo e Catterina Conti. Fu indirizzato agli studi letterari e filosofici dal padre, parrucchiere [...] Berlino, alla corte di Federico il Grande, il quale, dopo che il B Guglielmi (carn. 1788). Nel 1789 lo scoppio della Rivoluzione lo costrinse a lasciare Parigi; tornato in Italia, pubblico. La sua solida base culturale, frutto degli, studi letterari ...
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CALVINO, Salvatore
Francesco Luigi Oddo
Nato a Trapani il 25 dic. 1820 da Giuseppe, eminente giurista, e da Angela Lombardo, dopo aver terminato in modo brillante gli studi nel liceo cittadino, ricevette [...] Notevole influsso ebbe sulla sua formazione culturale E. Amari, promotore di quali contò cordiali amici.
Propagatasi la rivoluzione del gennaio 1848 da Palermo a P. F. Calvi, meditò col Pilo una grande spedizione in Sicilia, e ne discusse a Malta ...
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BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] meridionali, allontanandosi da Napoli con il suo grande amico C. Troya (1824-25).
letterati napoletani, compromessi nella rivoluzione.
Dopo la definitiva caduta quadro vivo e interessante del mondo culturale napoletano di quel periodo, rivelando un ...
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GHERMANDI, Quinto
Marta D'Amato
Figlio di Smeraldo e Sofia Cremonini, nacque a Crevalcore (Bologna) il 28 sett. 1916. Nel 1934 si iscrisse al liceo artistico di Bologna, dove ebbe come insegnante C. [...] di quel periodo appare chiaro come referente culturale la scultura di Arturo Martini. Del La gioventù continua la marcia della rivoluzione e la statua Vittoria legionaria ( data la possibilità di esprimere in grande scala le sue tematiche formali. La ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
metamediale
agg. Che va al di là del mezzo comunicativo. ◆ Per il prof [Jeffrey T. ] Schnapp «Ci troviamo in un momento di grande effervescenza culturale e tecnologica intorno ai mondi virtuali. […] Mentre le prime ondate della rivoluzione...