LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] un certo distacco anche da Cardarelli, il "colore" ideologico-culturale venne definito da una figura più in linea con l'ufficialità L., e consisteva nella grande varietà di argomenti - sull'Italiano c'era di tutto: rivoluzione e tradizione, le poesie ...
Leggi Tutto
BADALONI, Nicola
Giuliano Campioni
Nacque a Livorno, il 21 dicembre 1924, da Roberto e Alma Baquis. La famiglia, ebraica dal lato materno, soffrì di forte isolamento dopo le leggi razziali del 1938, [...] amministratore, tenuto con grande competenza, avesse sempre presente e tenesse sempre fermo il retroterra storico-culturale della sua Livorno in rivista all'Avana, nell’anno II della rivoluzione (in Instituto nacional de Reforma agraria [Cuba], ...
Leggi Tutto
MIELI, Mario
Laura Schettini
Nacque a Milano il 21 maggio 1952 da Walter e Liderica Salina, penultimo di sette figli (quattro maschi e tre femmine).
Il padre, nato nella comunità ebraica di Alessandria [...] , esoterica e schizofrenica alla rivoluzione; a chi desiderava comunicare un della «educastrazione», di un processo culturale e sociale che inibisce «la ), anche se in Italia il libro non ebbe grande successo di critica e vendite, bastò tuttavia a ...
Leggi Tutto
Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] culturale di Bobbio né il suo progetto intellettuale se non lo s’inserisce nella tradizione gobettiana della ‘rivoluzione del 24 luglio 1964, nella quale definiva il PCI «il più grande e il più inutile partito comunista del mondo» (occidentale), a ...
Leggi Tutto
CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] tuttavia mirante a collegare la rivoluzione nazionale italiana con la "grande idea" panellenica di ricostituire l voluto che esso andasse alla Grecia con garanzie nazionali e culturali per gli Albanesi. Contrario al panslavismo e all'Austria, propose ...
Leggi Tutto
DOSSETTI, Giuseppe
Paolo Pombeni
Nacque a Genova il 13 febbraio 1913 da Luigi, farmacista, e da Ines Ligabue.
Il padre era piemontese e la madre di Reggio Emilia e si trovavano a Genova solo per il lavoro [...] esperimento dell’alleanza fra i grandi partiti popolari. De Gasperi, ’avventura politica e le prospettive culturali che l'avevano ispirata e annunciò , Bologna 1978; G. Trotta, G. D. La rivoluzione nello Stato, Firenze 1996; E. Galavotti, Il giovane D ...
Leggi Tutto
MINARDI, Tommaso
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Faenza il 4 dic. 1787 da Carlo, tintore chimico, e Rosa Stanghellini. Ebbe una prima formazione presso la scuola di G. Zauli, dove entrò intorno al 1800, [...] appartamento dell’imperatrice Maria Luisa con quattro grandi tele con scene di battaglie dell’antichità dell’interesse dell’ambiente culturale romano per i temi , in Memoria storica e attualità tra rivoluzione e restaurazione. Bozzetti e modelli dalla ...
Leggi Tutto
VERGA, Giovanni
Carla Riccardi
– Nacque a Catania il 2 settembre 1840, da Giovanni Battista, proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari e tradizioni liberali (il padre era stato carbonaro [...] ambientato nel periodo della rivoluzione americana (1775-83), dove Firenze, allora capitale del Regno e centro culturale di prestigio, dove pubblicò l’anno scrisse che a Milano si respirava la «grand’aria» della metropoli moderna e lo persuase a ...
Leggi Tutto
COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] gesto, questo, che presso la classe culturale italiana post-unitaria l'avrebbe reso famoso conobbe il Villetard, che della rivoluzione era stato ispiratore ed anima, ma suo autore: il libro ebbe infatti grande fortuna e fu più volte ristampato anche ...
Leggi Tutto
ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] di una assorbente autorità", la Rivoluzione francese, "che promulgò le cui pensiero egli conobbe soltanto più tardi. Dei grandi positivisti, è citato lo Stuart Mill, già menzionato Mutava la temperie filosofica e culturale. La crisi del positivismo, ...
Leggi Tutto
rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...