Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] fondazione di queste città da parte di Erode il Grande; così l'èra di Tiberiade (18 d. C esteso, era quella della provincia di Arabia, connessa con la trasformazione del regno e specialmente dopo la disastrosa Seconda Rivolta contro i Romani (132-135 d ...
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POLIORCETICA
G. Ostuni
Con il termine p. (dal gr. πολιοϱϰέω 'assediare una città') si definisce il ramo dell'arte militare che si occupa dei metodi, delle tecniche e degli strumenti per la conduzione [...] l'apertura anteriore, quella che viene rivolta verso le mura nemiche, così che di effettuarla a una distanza non grande dalle mura. Rivestite all'esterno da in una fonte araba. La produzione di testi di arte militare nel mondo arabo è attestata solo ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Siria, Palestina e Levante mediterraneo
Lorenzo Nigro
Le esplorazioni francesi in Siria, in Palestina e nel Levante iniziarono con i sondaggi effettuati nel 1860 [...] l'archeologia nella Repubblica Araba di Siria ha subito Le prime iniziative si sono rivolte non solo a straordinari siti 1964-72). Alla fine degli anni Sessanta una nuova grande personalità si affaccia nel campo dell'archeologia della Palestina, ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] e le fiere. Al primo è destinata la piazza più grande della città (uno stadio per mezzo stadio, ossia ca per es. quello conseguente alla rivolta di Nika del 532, o quello quelle fiere periodiche che caratterizzavano l'Arabia prima di Maometto: è il ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] la scienza astronomica e astrologica araba, dominante in questo periodo in e di una costante cura rivolta alla manutenzione, all'igiene Maria Maggiore ad Alatri. Nel caso di Modena, la grande p. pubblica, già definita nelle sue dimensioni alla fine ...
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SASSANIDE, Arte
Red.
D. Schlumberger
Red.
L'arte S. prende nome dalla discendenza di Sāsān, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Pèrside (Fars), un nipote del quale, Ardashīr Papakan, dopo [...] il 641 d. C., cioè sino alla conquista araba. La rivolta aveva fatto leva anche su motivi di sentimento nazionale, vasi, negli stucchi e nelle stoffe, ma anche nei grandi rilievi rupestri, intagliati sulla roccia viva delle montagne a celebrazione ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] determinò una diffusa sensazione della grande debolezza delle difese. Le tracce dell’Italia meridionale. Proprio la sconfitta araba e la volontà normanna di evidenziare una serie di tensioni che sfociarono nella rivolta dei Vespri in Sicilia (1282) e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] la storia del Vicino Oriente antico
L’incontro con il grandearabista e semitista Giorgio Levi Della Vida (1886-1967), continuazione, l’opera del 1976, L’alba delle civiltà, rivolta agli studiosi del mondo antico nella sua unità e realizzata sotto ...
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Vedi CIRENE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIRENE (v. vol. ii pp. 655-691)
S. Stucchi
Dopo la seconda guerra mondiale gli scavi ed i restauri sono stati ripresi, sia a cura dell'Amministrazione libica [...] torre, conosciuta col nome di Torre Araba, le cui fasi edilizie sono state vistosi le città. Esemplare a tal fine è il grande portico del lato N dell'Agorà (B5), databile tra a lungo in vita, perché dopo la rivolta giudaica, non fu più ricostruito. In ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] conquista macedone all'invasione araba, una delle questioni intorno collegato a un vano situato a sud. Il più grande, largo 8 m e profondo 3 m, con ogni fattura locale (non greca) deposti con l'apertura rivolta verso il basso, a far sì che il liquido ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...