Musicista (Aversa 1749 - Venezia 1801). Di povera famiglia, orfano di padre a sette anni, fu accolto (1761) nel conservatorio napoletano della Madonna di Loreto come "figliuolo". Quivi studiò con G. Manna. [...] Conte (1772), cui seguirono altre tredici opere comiche (rappr. a Napoli e a Roma) tra cui L'Italiana in Londra (1779) che gli procurò fama di grande operista. La sua prima "opera seria" fu il Caio Mario (rappr. Roma 1780), che però, come le altre ...
Leggi Tutto
Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] a Genova Bianca e Fernando (rielaborata) e anche questa ottenne grande plauso, come poi (1829) una nuova opera, su Nel 1833 il B. fu invitato a dirigere sue opere a Londra e a Parigi. A Londra trionfò la Norma; a Parigi (1834), le sue opere furono ...
Leggi Tutto
Uomo di stato (Londra 1563 circa - Marlborough 1612). Figlio di William Cecil, lord Burghley, fu membro dei parlamenti del 1584, del 1586 e del 1588. In quegli anni il conflitto tra R. Devereux, conte [...] , e i rapporti fra re e parlamento si facevano più difficili, S. era angosciato dalla tragica situazione finanziaria. Ma il "grande contratto" col parlamento del 1610, cioè la sua proposta di rinunciare a odiose prerogative regali contro un cospicuo ...
Leggi Tutto
Pittore tardogotico (Ferrara 1435 circa - Bologna 1477 o 1478). Formatosi nell'ambiente padovano, lavorò a Ferrara e a Bologna. Incerta la sua attività di scultore.
Vita e opere
La sua personalità artistica [...] a S. Vincenzo Ferrer, oggi disperso fra varî musei (Londra, Brera, Vaticano, ecc.), ove senso spaziale, trasparenza nel rafforzarsi del chiaroscuro, nell'addensarsi del colore in grandi masse di viola, arancio, grigio, nell'audace prospettiva di ...
Leggi Tutto
Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] in Inghilterra alla restaurazione (1660), ebbe dal fratello Carlo II il titolo di duca di York e l'ufficio di grande ammiraglio d'Inghilterra. Ma la conversione al cattolicesimo (1672) gli attirò l'ostilità della Chiesa anglicana e di gran parte ...
Leggi Tutto
Fotografo tedesco, naturalizzato australiano (Berlino 1920 - Los Angeles 2004). Di famiglia ebraica, dopo essersi formato (1936) presso la fotografa di moda Yva (pseud. di Else Neuländer-Simon, Berlino [...] Melbourne come fotografo free lance. In seguito, attivo prima a Londra poi a Parigi, ha collaborato con i più prestigiosi periodici di ); il monumentale Sumo (1999), raccolta di immagini di grande formato riedita nel 2009 in versione ridotta. Tra le ...
Leggi Tutto
Patriota, liberatore dell'America spagnola (Caracas 1783 - San Pedro Alessandrino, Santa Marta, 1830). Terminò i suoi studî in Europa. Tornato in America, scoppiata nell'aprile 1810 la rivoluzione antispagnola, [...] B. fu inviato dalla Giunta rivoluzionaria delegato a Londra, per ottenere la mediazione inglese. Fallita la missione, proclamato della Nuova Granada e dell'Ecuador creò la repubblica della Grande Colombia, di cui fu nominato presidente (17 dic. 1819 ...
Leggi Tutto
Storico britannico (Londra 1889 - York 1975). Storico che dette sempre ampio spazio allo studio del mondo classico, fu autore di numerose pubblicazioni, nelle quali emerge spesso la sua polemica contro [...] Fu poi prof. di letteratura bizantina nell'univ. di Londra (1919-24) e direttore (1925-55) del Chatam cui si rappresentano le condizioni del mondo mediterraneo nell'età del grande cartaginese, e gli effetti dell'invasione di Annibale nell'assetto ...
Leggi Tutto
Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] miniatura, considerate entrambe capolavori giovanili di D.; e inoltre la grande vetrata circolare dell'abside del duomo di Siena (1287-1288) e un tabernacolo della National Gallery di Londra. Iniziatore della nuova pittura senese, D., più che ai suoi ...
Leggi Tutto
Generale, ammiraglio e uomo di stato inglese (Potheridge, Devonshire, 1608 - New York Hall, Essex, 1670). Si distinse in più azioni in Spagna e in Irlanda (1642-43); tornato in Inghilterra, passò (dal [...] ) il comando della Scozia, che riuscì a pacificare, acquistando grande popolarità. Alla morte di Cromwell (1658), appoggiò in un della restaurazione monarchica. Dalla Scozia si recò a Londra (febbraio 1660), senza dichiarare quali fossero i suoi ...
Leggi Tutto
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
Whatever it takes
loc. s.le. m. inv. (espressione inglese, ‘costi quel che costi’). Dagli anni Ottanta in poi, quello che sarebbe stato definito al termine del suo mandato di governatore della Banca centrale europea (1° novembre 2011- 31 ottobre...