Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] i Lucchesi adoravano in un'immagine scolpita in cedro del Libano, oltre che riprodotta sulla vera da pozzo) per almeno iustamente esser caluniato" (15). Certo è che, dopo la grande immigrazione degli anni successivi, con decisione presa nel 1489, ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] (1939), pp. 105-136, in partic. 110.
16 Gr. Naz., or. 4,88-91; Lib., Ep. 819,6; Thdt., h.e. III 7,6-10; Soz., h.e V 4; Bonamente, Sulla confisca dei beni mobili in epoca costantiniana, in Costantino il Grande, cit., pp. 171-201.
69 Eus., v.C. III 54 ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] incensiere in argento, proveniente dalla Siria o dal Libano e datato al VII secolo. L’iscrizione non offices, éd. par J. Varpeaux, Paris 1976, p. 242.
39 Le Typicon de la Grande Église, cit., p. 289.
40 Ivi, p. 297.
41 Pseudo-Kodinos, Traité, cit., ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] ovunque nel mondo, dalle Filippine (2002) alla Somalia e al Libano (2006). Le guerre ‘umanitarie’ degli anni Novanta del 20 reciproco scontro di Samuel P. Huntington (1927-2008), né con i grandi spazi chiusi di Carl Schmitt (1888-1985) –, dopo la fine ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] rango come il filosofo Louis de Bonald, o minori ma di grande influenza come il gesuita Augustin Barruel6. I luoghi in cui le voluta dal cardinaleSiri, «Renovatio»; fino alla guerra del Libano (con la denuncia da parte del sacerdote genovese sulle ...
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La teologia romana dei secoli XIX e XX
Costantino tra la Chiesa trionfante e la Chiesa dei poveri
Stanislaw Adamiak
Sergio Tanzarella
Congar, Chenu e il costantinismo
L’11 ottobre del 1962 il teologo [...] moderno laico, che tuttavia non è neutro riguardo ai valori, ma vive attingendo alle grandi fonti etiche aperte al cristianesimo»35.
Invece nel suo viaggio in Libano nel 2012 Benedetto XVI fece riferimenti a Costantino, non solo come un cristiano, ma ...
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Integrazione sociale
Richard Münch
Introduzione
L'integrazione sociale è uno stato della società in cui tutte le sue parti sono saldamente collegate tra loro e formano una totalità delimitata rispetto [...] subito un primo scacco negli anni trenta, con la grande crisi mondiale seguita al crollo della borsa del 24 , 1967 e 1974; v. Lijphart, 1969). Il caso del Libano per contro esemplifica le conseguenze esplosive della convivenza di una pluralità di ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] l’Italia, mi sembra superfluo menzionarla, poiché si dice che nella grande città di Roma il nostro uomo è così famoso che sulle porte l’ammirazione della popolazione pagana di un villaggio del Libano, anticipando le cento monete d’oro di imposta ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO (v. vol. I, p. 937 ss.)
E. Talamo; P. Callieri
Decisivi contributi per lo studio degli a. derivano, oltre che dal moltiplicarsi dei ritrovamenti, da un'innovativa [...] di approvvigionamento (la valle del Nilo, il Sudan, la Libia, il Libano, la Siria e solo più tardi, a partire dall'età riferibili alla metà del IV sec. a.C.
Con l'avvento delle grandi dinastie ellenistiche e, in primo luogo, di quella macedone, l'a ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Vicino Oriente
Lorenzo Nigro
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Lo studio delle testimonianze funerarie rappresenta una delle principali fonti di informazioni [...] Bahrain, Janussan e Karzakan) e si contraddistinguono per l'impiego per l'inumazione di pithoi o grandi bacini fittili.
Siria-Libano - La diffusione nell'età del Ferro del rito dell'incinerazione è testimoniata dalla vasta necropoli di Yunus ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...