La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] .bibbia.org
Somekh, A. M.; Melloni, A.; Loewenthal, E. 30 novembre 2020. Messaggi di pace e di guerra nel grande romanzo della Bibbia, conferenza presentata al Festival del Classico 2020.
Vignolo, R. 1998. Metodologia, ermeneutica e statuto teologico ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] dei monarchi, scambiati con trattati o conquistati in guerra, privi di mezzi di comunicazione di massa o che, per il parlante europeo, presentano delle difficoltà ben più grandi di quelle offerte dall’inglese; tuttavia, questa lingua ha subìto ...
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La Turchia deve al suo peso demografico, alla sua posizione e alla sua storia, l’importanza che possiede nello scacchiere mediorientale: trovandosi al crocevia tra Europa e mondo arabo, possiede una centralità [...] laicismo dello Stato. La Turchia si mantenne neutrale durante la guerra Iran-Iraq. l'Iran nel biennio '83-'84, complice “mondo turcomanno” che si sarebbe esteso dall’Adriatico alla grande muraglia cinese. La Turchia fu il primo paese a riconoscere ...
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L’impero ottomano, chiamato anche “Il Grande Malato” nel corso dell’Ottocento, secondo la definizione data dallo zar di Russia Nicola I, è stato un importante pilastro della storia, uno dei più estesi [...] dove era andato crescendo il nazionalismo slavo, fenomeno centrale per lo scoppio della grandeguerra, la quale causò per l’appunto la caduta dei grandi imperi centrali.
In realtà, per poter meglio comprendere questioni legate alla contemporaneità ...
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La disfatta dell’esercito britannico a Yorktown e il trattato di Parigi due anni dopo, con cui viene riconosciuta l’indipendenza delle colonie americane dalla Gran Bretagna, segnano la nascita di una nuova [...] tipicamente americano, che si intravede nel continuo rimando alla guerra d’indipendenza statunitense, come possiamo vedere nei due racconti diviene, come ampiamente osservato, il primo grande autore della nascente letteratura americana, ispirando ...
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Il 2 agosto del 1920 la firma del Protocollo di Tirana sancì la fine del protettorato italiano sull’Albania. Tale protocollo fu salutato dall’allora primo ministro Giovanni Giolitti come «l’estirpazione di un dente, per la quale il paziente esita e ritarda, ma di cui poi alla fine è lieto di essersi liberato». Queste parole accompagnarono le altre considerevoli rinunce da parte italiana ad un ruolo ...
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Il paradosso della "vittoria mutilata"
Nel 1918 l’Italia era una delle nazioni vincitrici della GrandeGuerra, assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti. In un colpo solo era stato spazzato [...] di Ancona del 1914 il suo culmine e in Corridoni il suo interprete di maggior spicco durante la GrandeGuerra. Finita quest’ultima, anche questa forma di sindacalismo confluì, parzialmente, nel fascismo.
Tali componenti politiche, impersonate da ...
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Il 13 luglio 1930 è una data che rimarrà per sempre impressa nella storia del calcio e dello sport in generale. Una nuova manifestazione sportiva, ad oggi una delle più grandi, più seguite e più popolari [...] stati un tempo divisi tra la Serbia, il Montenegro e i sudditi croati, sloveni e bosniaci dell’Impero Austro-Ungarico. La GrandeGuerra li aveva ora resi parte di un’unica nazione e di un’unica etnia, quella degli Slavi del Sud: adesso giocavano ...
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Era il 1° giugno 1919 quando l'Italia concesse ai sudditi della sua colonia in Tripolitania gli Statuti, una serie di accordi per il riconoscimento di uno status di parziale cittadinanza alle popolazioni [...] quella italiana. Si trattava di un accordo perfettamente in linea con il clima politico immediatamente successivo alla GrandeGuerra e alla promulgazione dei Quattordici Punti di Wilson. Gli Statuti libici rappresentarono in effetti il tentativo di ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] la validità dei principi entusiasticamente accorsi alla fine della guerra subì condizioni e limiti. Le relazioni internazionali furono quella speranza e quella rabbia che assieme permisero anni di grande attrito tra le parti.
Come gli accenni alla ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
Venezia nella Grande guerra
Bruna Bianchi
Il periodo della neutralità
La crisi economica
Non è più lo spettacolo di una crisi, è l'immagine di una rovina. […] Laboratori chiusi; cantieri agonizzanti; negozi mantenuti in esercizio per rispetto...
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con una successione di avvenimenti imprevisti...