CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] rimane il fatto che l'Apologie del C. ebbe un grande successo e valse al suo autore la notorietà, assicurandogli la un ouvrage, di contenuto molto tradizionale e di tono piuttosto freddo. Poi, munito di una lettera di raccomandazione di Stanislao di ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] XVI al XVIII. I suoi autori preferiti sono il grande Monteverdi nel Seicento, Benedetto Marcello nel Settecento: del Marcello creativi, egli è, se non ostile, almeno assai freddo. Questo gusto sostanzialmente passatista ha, però, qualche aspetto ...
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DELLA ROBBIA, Giovanni Antonio
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 19 maggio 1469, terzogenito dello scultore Andrea di Marco e di Giovanna Paoli.
La casa natale di via Guelfa, ch'egli abitò sino [...] a Casole d'Elsa (Presepio con l'adorazione dei pastori e nella lunetta l'Annunciazione: scene principali policromate a freddo); la grande Resurrezione oggi a Brooklyn (Brooklyn Museum) già nella villa Antinori a Le Rose, con gli stemmi ed il ritratto ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] d'Aprile 1590, ibid. 1623; Lamento della povertà per l'estremo freddo del presente Anno 1587, ibid. 1620; Il lamento di tutte vivo voglio dire il vero"). In questa ottica rientra anche il grande rilievo che nella sua opera occupano i temi e le forme ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] Betussi (Venezia 1544), parlerà ormai di lui con freddo disprezzo moralistico (Dialoghi, pp. 389-90). Si stile dell'uno non è punto differente dall'altro. Nella qual cosa grande obligo veramente gli haverebbe l'anima di messer Agnolo..." (Fatini, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] continua dialettica tra retorica e storia, piccolo e grande che uniforma tutto il testo. Alla retorica dell in vece di adombrare gli avvenimenti con tratti di ardito pennello freddamente trattiensi a fissarne le epoche, e ad esaminare le circostanze. ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] del campo, dove riuscì a non soffrire troppo per il freddo e la fame. Pochi giorni prima che i Tedeschi, uomo, I sommersi e i salvati, nel quale era già descritta la grande opposizione esistente tra gli uomini nel lager.
Non quella tra buoni e ...
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MAFAI, Miriam (propr. Maria). – Nacque a Firenze il 2 febbraio 1926. Il padre Mario fu un importante pittore, membro e animatore della Scuola romana. La madre, Antonietta (Antoinette) Raphaël, ebrea [...] belle arti, in via Ripetta. Lei, di qualche anno più grande, aveva la cittadinanza inglese che perse quando, il 20 luglio 1935 innocenza e una fiducia che sfidava ogni ragione» (Il lungo freddo, 1992, p. 6), hanno condiviso il sogno del comunismo. ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] termini il cui significato è spesso equivoco o autoreferenziale.
La grande novità è dunque la scelta di un volgare ‘letterario’, ben (grave / leggero, secco / umido, caldo / freddo, ecc.), che Galileo concepisce quantitativamente (come gradi diversi ...
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FORESTI, Felice Eleuterio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Biagio, frazione d'Argenta (nell'odierna provincia di Ferrara), il 20 febbr. 1789, da Bonafede, possidente, e da Angelica Zucchini. Compiuti [...] tradimento, e ciò gli imponeva di mantenere il sangue freddo e di respingere, anche nel regime di isolamento cui fu visto non lo stratagemma di un disperato ma la prova di una grande abiezione morale. Tuttavia di delazioni vere e proprie del F. non ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura superiore a quella normale, o superiore...