GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] per tre anni 300.000 fiorini. In sintesi, eventi e novità politiche fecero comprendere che le costumanze feudali non si accordavano con le grandi necessità dello Stato; "fu compreso ad evidenza che la forza e il nerbo principal dello stato dovea ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] di un potere signorile autonomo, perseguiti attraverso il servizio delle armi e legami matrimoniali con le grandi famiglie feudali uscite indenni dalla bufera del primo Cinquecento - le sorelle Margherita e Clara sposarono rispettivamente Giberto ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] 'inizio del 1848 quando, proprio in un momento di grandi speranze di novità, si tornò al sistema instaurato nel B.I., IX, pp. 338-43; E. Tosi, La società romana dalla feudalità al patriziato (1816-1853), Roma 1968; M. Caravale-A. Caracciolo, Lo Stato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] delle forme dell’essere (questo sarà il titolo dell’ultima grande fatica del pensatore, iniziata nel 1846). La Teosofia era pronta civile. Fin dal Medioevo sono stati collegati alla feudalità ecclesiastica. Il governo delle diocesi viene ancora ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] al proprio "stato" una continuità territoriale. Insomma, impedire in tutti i modi che la minore nobiltà feudale assumesse i tratti del grande baronaggio politico. Naturalmente diversa la linea che il re fu costretto ad adottare nei confronti dei ...
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CALEPIO
Gigliola Soldi Rondinini
La famiglia dei conti di Calepio compare nei documenti con tale denominazione soltanto verso la fine del sec. XII (1195-1198). Le sue origini sono state finora oggetto [...] i castelli sulla destra del fiume Oglio, di grande importanza perché in zona di confine tra i territori potere fosse nel castrum omonimo, avevano, come gran parte delle famiglie feudali dell'età comunale, un'abitazione in città. Essa ci è documentata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] monasteri Sublacensi, su Le relazioni del monastero sublacense col papato, la feudalità e il comune dell’Alto Medio Evo e su Gli «Annales quanto il «francescanesimo», che veniva esaltato «come un grande fiume che convoglia con i detriti i germi della ...
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CARLO di Tocco (K., , Ka., , Kar., , Karolus)
Giuliana D'Amelio
Glossatore civilista e longobardista, vissuto tra la seconda metà del XII e il principio del sec. XIII. L'appellativo di Tocco, paese del [...] , ne con l'epoca in che sembra aver egli scritta la sua grand'opera", cioè l'apparato alla Lombarda datato tra il 1207 e il 1215 de aliorum, Lomb.II, 34, 8, sulla giurisdizione feudale).
Anche la fortuna dell'opera longobardistica di C. seguì la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] che non tollerava vincoli particolaristici, anche l’arbitrio feudale venne sentito come pericolo politico da combattere.
Come disse andò a Vienna. A Napoli inizialmente l’Istoria, per il grande suo successo, aveva messo in evidenza l’autore, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michelangelo Schipa
Luigi Mascilli Migliorini
Michelangelo Schipa può considerarsi il rappresentante più significativo di una scuola storica che nel Mezzogiorno ereditò la passione civile della generazione [...] accampano da protagonisti i soggetti storici individuali e collettivi e le grandi forze ideali da cui essi sono spinti e di cui essi studi del periodo precedente il conflitto –I primordi della feudalità calabrese (1922), Il regno normanno (1933), Il ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...