ISABELLA Chiaramonte (Chiaromonte), regina di Napoli
Marcello Moscone
Nacque, probabilmente nel 1424, da Tristano, cavaliere francese di antico lignaggio giunto nel Regno napoletano al seguito di Giacomo [...] tramato per impedire la successione al trono di Ferdinando. Decise allora, per garantire al figlio l'appoggio della grandefeudalità regnicola al momento della sua scomparsa, di proporre ad Antonio Del Balzo Orsini il matrimonio tra Ferdinando e I ...
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ARNOLFO
Margherita Giuliana Bertolini
Arcivescovo di Milano, secondo di tal nome, successe nel maggio del 998 a Landolfo II, morto il 23 marzo dello stesso anno. Chiamato in alcune fonti "Arnulphus [...] di Arduino d'Ivrea, da una parte, per riportare l'aristocrazia laica su posizioni ormai perdute in opposizione alla grandefeudalità ecclesiastica e dall'altra dei "secundi milites ", la cui riscossa economica e sociale non poteva non effettuarsi ai ...
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EMBRIACO, Nicola
Jean Cancellieri
Apparteneva alla casata degli Embriaco che, in seguito alle imprese gloriose di Guglielmo detto Testadimaglio, si erano stabiliti in Terrasanta. Suo padre era Ugo (II), [...] dopo la sconfitta di Hattīn. A Genova il movimento marittimo verso il Levante fu intenso, dato che anche numerosi rappresentanti della grandefeudalità francese, con alla testa il re Filippo II Augusto, il conte di Châlons e il duca di Borgogna, si ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Gaetano, duca di Sora, principe di Piombino
Gaspare De Caro
Nacque ad Isola di Sora (Isola Liri) il 21 ag. 1706, da Antonio e da Maria Eleonora Boncompagni. Sposò nel 1726 Laura [...] contemporanei come una reazione all'atteggiamento, altezzoso e arrogante dello Spagnolo, fu piuttosto un episodio della lotta della grandefeudalità del Regno, di cui il B. era uno degli esponenti più cospicui, contro il potere centrale: in effetti ...
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BELLINO
Giorgio Cracco
Incerta la data di nascita: solo un'ipotesi arbitraria può fissarla al 1077. In effetti, il primo documento che riguarda B è del 1107, e lo dà "canonicus presbiter" della cattedrale [...] un contrasto di forze ben più ampio e profondo, che coinvolgeva l'intera società padovana: al di sotto della grandefeudalità laica ed ecclesiastica, avanzava - come delineò anche il Bonardi - un ceto medio di piccoli possidenti, di mercanti, anche ...
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BORGIA, Giovanni, detto l'Infante romano
Gaspare De Caro
Nacque a Roma nel 1498, in circostanze che rimangono tuttora alquanto misteriose.
Pare accertato che fosse figlio di papa Alessandro VI, come [...] Alessandro VI, nel corso del suo ambizioso programma di unificazione politica dello Stato della Chiesa ai danni della grandefeudalità, colse un primo importante successo espropriando dei loro feudi due tra le principali famiglie baronali del Lazio ...
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BORGIA, Pier Luigi
Gaspare De Caro
La data di nascita è incerta: il Sacerdote propone quella del 1463, l'Oliver y Hurtado la arretra invece al 1458, considerando tuttavia quest'ultima come una data [...] di Ferdinando d'Aragona verso il giovane B. e più ancora le grandi risorse finanziarie di Rodrigo Borgia valsero a superare gli ultimi ostacoli frapposti dall'esclusivismo della grandefeudalità: a sposa del B. fu destinata una cugina dello stesso ...
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Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] sorella Carolina (1800), che esercitò su di lui una grande influenza. Nuovi meriti acquistò alla battaglia di Marengo (1800 dell'ancien régime nel Mezzogiorno, con l'eversione della feudalità, l'introduzione del codice Napoleone, il miglioramento dell ...
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Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale [...] Napoli-Portici (prima costruita in Italia, 1839), dette grande incremento alla marina mercantile, concluse trattati di commercio con varie potenze (1841-45), promosse l'eversione della feudalità in Sicilia (1841); ma represse duramente ogni tentativo ...
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Figlio (n. 912 - m. Memleben 973) di Enrico I, re di Germania. La figura di O. costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. Con l'indebolimento del particolarismo [...] ducati di Germania, con la preferenza data alla feudalità ecclesiastica contro quella laica, e il conseguente la Germania gli Ungari che nel 955 tornavano alla riscossa: fu la grande vittoria di Lechfeld, presso Augusta (10 ag.), che pose fine alle ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...