Illuministi Italiani: Riformatori Napoletani - Introduzione
Franco Venturi
Il moto riformatore ispirato alle idee illuministiche ha inizio nel Mezzogiorno dell'Italia quando ormai stanno esaurendosi [...] di questo pericolo, la sproporzione enorme esistente fra le grandi proprietà ed i poveri affittuari senza terra ed aveva proposte nel Settecento e, prima di tutte, l'eversione della feudalità.
Gli altri, i Filangieri, i Grimaldi, i Pagano, ebbero ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] di mediazione delle magistrature locali, ed in genere del ceto giuridico, nello scontro fra le grandi organizzazioni del potere interne allo Stato (feudalità, ecclesiastici) e l'autorità di un sovrano attento più spesso alle esigenze fiscali della ...
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IMPERIALI (Imperiale), Vincenzo Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Latiano, presso Brindisi, il 26 marzo 1738 da Giovanni Luca (Genova 1683 - Latiano 1749), secondo marchese e quarto signore [...] fra il 1798 e il 1806. Un altro avvenimento aveva però avuto grande influenza sulla vita dell'I.: il 18 febbr. 1782 si era estinto con gli armigeri. L'invasione francese portò all'eversione della feudalità (2 ag. 1806): dopo una lunga procedura, il ...
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DE ANGELIS, Domenico (D. Francesco Niccolò)
Angelo Romano
Nato a Lecce il 22 ott. 1675 da Giovan Battista e Maria Mauro, imparò assai presto la filosofia, la letteratura, la matematica e la teologia [...] impose subito per la notevole erudizione e le grandi capacità intuitive, strinse amicizia con monsignor Marcello Severoli critici e bibliografici, Ostuni 1924; G. M. Monti, La feudalità napoletana nel 1737 e un "oscuro" riformatore, in Samnium, I ...
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PODERICO, Lorenzo
Jean-Paul Boyer
PODERICO (Pulderico), Lorenzo. – Nacque intorno al 1300 in una famiglia napoletana di «mediani», il ceto di medi possessori terrieri, mercanti, ufficiali e lavoratori [...] di Piemonte e, allo stesso livello di quel grande ufficiale, «Lorenzo Pulderico di Napoli dottore in Decreti quanto a Francesco. Alcuni Poderico entrarono infine a far parte della feudalità regnicola.
Fonti e Bibl.: M. Camera, Annali delle due Sicilie ...
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PASCALE, Carlo
Eleonora Belligni
PASCALE, Carlo. – Nacque a Cuneo il 19 marzo 1547 da Bartolomeo di Antonio e Caterina Fieschi, di origine ferrarese. Il cognome è registrato in italiano anche nelle [...] agosto 1580. Alla fine del Seicento sarebbero entrati nella feudalità piemontese. Nel 1729 Carlo Francesco Pascale avrebbe acquisito di adattamento. Nel 1571 era correttore presso il grande stampatore di Anversa Christophe Plantin, che si apprestava ...
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LUNELLI (Lunelli Spinola), Benedetta Clotilde
Allegra Alacevich
Nacque il 6 ott. 1700 a Cherasco dal conte Giovanni Francesco Lunelli (Lunel) di Cortemilia e da Maria Teresa Tapparelli di Lagnasco. [...] proveniva, invece, da una delle più antiche famiglie della feudalità del Piemonte meridionale. Dal loro matrimonio nacquero, oltre alla imprecisata di composizioni poetiche di ambito accademico. Un suo grande modello fu il Marino dell'Adone, per il ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...