DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] quel gruppo di uomini di cultura che con grande energia e abilità aveva combattuto contro la tradizione del governo napoletano di voler adeguare sul terreno giuridico la feudalità siciliana a quella napoletana; di sottoporre al vaglio della ...
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GUIDO da Velate
Anna Maria Rapetti
Rampollo di una famiglia della nobiltà rurale di estrazione capitaneale insediata nel territorio di Varese, nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XI.
Non [...] contemporaneamente poteri in città […] e la piccola nobiltà feudale e campagnola o i medi e piccoli proprietari, i organizzatore. Ciononostante, l'atteggiamento di G. fu di grande ossequio e rispetto nei confronti dei legati papali e della ...
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AMEDEO VI, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Aimone conte di Savoia e di Iolanda Paleologo di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 genn. 1334. Rimase orfano della madre nel 1342, [...] Giacomo dai suoi diritti, avocò a sé i suoi beni feudali. Giacomo dichiarò di voler sottostare al suo signore ed ottenne che V e l'imperatore Carlo IV presero l'iniziativa di una grande coalizione contro i due fratelli Galeazzo e Bernabò, il conte di ...
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CASSITTO, Federico
Antonio Di Vittorio
Nato a Bo nito (Avellino) il 2 luglio 1776 da Romualdo - amministratore di beni feudali e direttore degli scavi di Eclanum - e da Saveria Miletti, iniziò gli studi [...] la divisione dei demani e l'abolizione della feudalità. Nello stesso anno promoveva ad Avellino l'istituzione Eclano e i suoi tesori), Avellino 1927, pp. 6 s.;Id., Un grande irpino. Padre Luigi Vincenzo Cassitto (fratello del C.), in Irpinia, VI ( ...
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CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] del secolo: il 20 marzo 1499 firma e data il grande polittico per la comunità di Pornassio, ora trasferito nella parrocchiale 1898, pp. 294 s.; A. Baudi di Vesme, Le origini della feudalità nel Pinerolese, in Studi pinerolesi, I (399), p. 70; G. ...
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DORIA, Aitone (Antonio)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova alla fine del sec. XIII da Emanuele di Nicolò, consignore di Oneglia. A, tuttavia, spesso confuso con Antonio, figlio di Cattaneo, signore di alcune [...] come proprio rappresentante in Corsica, per tentare un accordo con la feudalità locale in perenne rivolta. Nel maggio del 1336 il D. , gli arcieri inglesi, abilissimi nell'usare con grande rapidità le loro temibili armi, riuscirono a scagliare ...
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CABRERA, Bernardo
Ruggero Moscati
Figlio di Bernardo (III) morto nel 1368 e di Margherita di Foix, divenne, giovanissimo, il capo di uno dei casati più prestigiosi dell'alta nobiltà catalana. La famiglia [...] nella classe dirigente feudale che aveva responsabilità di governo. Si tratta di un conflitto interno alla feudalità catalana che sfocia la nomina da parte della vicaria del rivale Lihori a grande ammiraglio di Sicilia (1º nov. 1409). Da quel momento ...
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BORROMEO ARESE, Carlo
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Milano nel 1657 da Renato, decurione, e da Giulia Arese, che era figlia di Bartolomeo, presidente del Senato. Di famiglia nobilissima, che aveva annoverato [...] il tradizionale omaggio della chinea che ricordava la feudalità ecclesiastica del viceregno napoletano. La scelta era nozze con Camilla Barberini di Maffeo, principe di Palestrina e grande di Spagna, pronipote di Urbano VIII, che sopravviverà fino ...
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CASTELNUOVO, Carlo Cottone marchese di Villahermosa e principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 30 sett. 1756 dal principe Gaetano e dalla contessa Lucrezia Cedronio. All'interesse sociale [...] per il mantenimento a Palermo della corte di un principe reale. Grande fu la delusione quando il re, partendo, nominò quale suo un più articolato ceto di proprietari, liberi da ogni vincolo feudale, secondo il modello inglese; egli era insomma per una ...
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Famiglia siciliana che da alcuni si fa risalire a un Roberto, conte di Embrun, provenzale, in Sicilia nel sec. 11º; da altri a una famiglia romana del sec. 3º; da altri ancora alla casa reale di Aragona. [...] Castello, sopravvivono ancora. In seguito la famiglia ascese a grande autorità, impadronendosi del governo civile di Catania. Tra gli Castello, Ignazio). Dopo l'abolizione della feudalità conservò tuttavia notevole importanza politica e culturale, ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...