FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] , o che l'Italia diventasse terreno di scontro tra le grandi potenze, come avvenne nel '32 con l'occupazione austriaca di riguardanti, tra l'altro, le pendenze dell'eversione della feudalità e la rettifica del catasto; fu decretata la diminuzione ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] con simpatia alla Francia che in quegli anni effettuava "la grande tentative d'expansion de la Charte" di cui ha parlato da attuare in Sardegna. Ma la proposta di abolire la feudalità "senza indennizzo" per i feudatari suscitò una vasta opposizione ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] suscitare la formale riprovazione della corte.
Il problema feudale restava grave e difficile. I pesi gravavano sulle categorie fondi, e ripresi infine nel decennio del regno) della grande strada progettata al tempo di Vittorio Amedeo III e destinata, ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] di una politica italiana nell'ambito dell'alleanza con la "Grande Nation". Entro questo quadro si spiega il successo della Osservazioni del C. sulla recentissima legge di abolizione della feudalità, sino al 19 maggio 1815, immediata vigilia della ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] dal governo. Meno incisive furono le iniziative contro la feudalità, giacché F. non tenne in giusto conto la dell'Ammiragliato e del Consolato (1783), che sostituì la corte del Grande Almirante e il Consolato di mare e di terra. Scarso e inefficace ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] sui contribuenti più deboli. Si impose così all'aristocrazia feudale il pagamento della "cavalcata" e, nelle contribuzioni straordinarie varate nell'età precedente. L'abbassamento dei privilegi della grande nobiltà e del clero non fu tale infatti da ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] della giurisdizione esercitata dai baroni sulle loro terre assume grande rilevanza nella campagna antifeudale del D., che ne tratta anche in un Breve saggio sull'importanza di abolire la giurisdizione feudale, e sul modo (databile tra il 1790 e il ...
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BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] di dovergli l'homagium per l'investitura feudale, ma che i suoi doveri feudali non comportavano la rinuncia a invadere l sigillo insieme con quello di Guglielmo il Maresciallo. Un grande successo ottenne anche con la sottomissione di undici vescovi a ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] "intervenire a difesa dell'individuo contro la tirannia della collettività", cioè contro la "nuova feudalità" delle "consorterie ferroviarie" e dei, grandi monopoli privati. Il B. coloriva il suo discorso con una venatura di filosofia industrialista ...
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MELZI D’ERIL, Francesco
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 6 marzo 1753 da Gaspare Melzi e dalla gentildonna spagnola Maria Teresa d’Heryl che gli trasmise, oltre al secondo cognome, il titolo di grande [...] legge, il giudice, le tasse sono uguali per tutti. Feudalità, privilegi lucrosi non esistono. […] I titoli e le M., Milano 1991; F. Melzi D’Eril, F. M., milanese scomodo e grande uomo di Stato, visto da un lontano pronipote, Firenze 2000; su un più ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...