CARIGNANI, Giuseppe, duca di Carignano e di Novoli
Francesco Barbagallo
Nato a Lecce il 13 febbr. 1759 dal duca Giovanni e Ippolita Malvezzi, durante la rivoluzione del 1799 dovette schierarsi probabilmente [...] grande Napoleone". Intanto aveva partecipato attivamente alla vendita dei beni dello Stato, in seguito ai provvedimenti tendenti alla eversione della feudalità à l'Empereur de réunir le royaume de Naples au Grand Empire". Dal 20 marzo al 22 apr. 1815 ...
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CAPITELLI, Domenico
Paolo Mari
Nacque a San Tammaro, vicino Capua, nel 1795. Fu mandato giovanissimo dal padre Antonio a studiare nel seminario di Capua ove si dedicò soprattutto agli studi di diritto, [...] ai moti del 1820 - quando aveva anche insegnato con grande seguito di studenti la teoria dei governi rappresentativi -, il C VIII. Miscellanea, con osservazioni sull'Impero romano, la feudalità, i Comuni meridionali, sull'origine e progresso delle ...
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THUN, Matteo
Marcello Bonazza
THUN (Thunn, Thun-Hohenstein), Matteo. – Nacque a Trento il 28 novembre 1812, figlio unico del conte Leopoldo Ernesto e della contessa bresciana Violante Martinengo Cesaresco. [...] a seguito della pace di Lunéville (1801), i privilegi feudali erano stati aboliti dai governi rivoluzionari e il territorio trentino era può leggere, nel rapido declino dell’ultimo grande aristocratico di Trento, anche il riflesso del prevalere ...
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RUGGERO di Andria
Rosanna Alaggio
RUGGERO di Andria. – Conte di Andria, maestro connestabile, maestro giustiziere del Regno di Sicilia, figlio di Riccardo, esponente della famiglia normanna de Ollia, [...] Sicilia e l’imperatore Federico I. Accolto a corte con grande onore dopo la missione diplomatica, Ruggero attese invano l’arrivo come già accaduto in passato per altre ribellioni della feudalità, invocarono l’intervento dell’imperatore di Germania. L’ ...
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PIGNATELLI, Salvatore, principe di Strongoli
Luca Covino
PIGNATELLI, Salvatore, principe di Strongoli. – Nacque a Napoli il 5 settembre 1730 da Ferdinando, dei duchi di Monteleone, e Lucrezia Pignatelli, [...] riorganizzare il patrimonio.
Il giovane Salvatore visse in grande sintonia con i genitori. Più che ventenne imitò I, Bari 1927, pp. 23-39; P. Villani, Il dibattito sulla feudalità nel regno di Napoli dal Genovesi al Canosa, in Saggi e ricerche sul ...
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CAPONE, Gaspare
Paolo Mari
Nacque a Napoli l'11 apr. 1767, in una ricca e illustre famiglia di giuristi. Il padre Nicola lo indirizzò agli studi umanistici, che svolse sotto la guida dell'abate Foti; [...] gli studi storici, iniziò la professione legale con grande successo, e alcune celebri cause, felicemente conclusesi . Proliferate inoltre, con l'abolizione della feudalità, le cause in materia feudale, il C., particolarmente richiesto come avvocato ...
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ALTEMANNO
Adolfo Cetto
Ultimo discendente dei conti di Lurn in Carinzia (distretto di Spittal), come sembra accertato, fu eletto vescovo di Trento nel 1124 e consacrato nel 1126.
La tradizione, che [...] lui ci son rimasti, in cui egli ci si mostra come alto signore feudale.
Uno dei suoi primi atti di governo è la concessione fatta, il 5 pietà e per sereno equilibrio politico, fu tra i più grandi e benemeriti vescovi di Trento, anche se la sua fama, ...
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BISCEGLIA, Domenico
Aldo Cormio
Nacque a Donnici Soprano (Cosenza) il 3 genn. 1756 da Pasquale, sarto, e da Teresa Trutta. Dopo aver ricevuto la prima istruzione da uno zio sacerdote, nel 1771 fu inviato [...] sviluppo dell'agricoltura meridionale può assicurarsi solo attraverso la grande proprietà.
G. Zurlo, che aveva avuto l in base ai titoli i fondi da reputarsi incontrastabilmente feudali. Quindi si sarebbe calcolato il compenso da doversi alla ...
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LUDOVISI, Nicolò
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna nel 1347 da Ludovico (Ligo) e da Bartolomea Castaldi. Ebbe un fratello maggiore, Giovanni, e una sorella, Bartolomea, nata postuma dalla seconda moglie [...] condizione sociale, ma non particolarmente numerosi né di grande rilievo. Ebbero peraltro il pregio di una indubbia dal governo della città, si unirono a elementi della vecchia feudalità per tentare, con l'aiuto di Gian Galeazzo Visconti, di ...
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D'AURIA, Geronimo
Francesco Abbate
Figlio ed erede artistico dello scultore napoletano Giovan Domenico, subentrò al padre nell'opera di collaborazione con un'altra famosa famiglia di scultori, i Caccavello. [...] ma straordinario scultore, il Caccavello, il più grande nel panorama scultoreo del secondo Cinquecento napoletano, prolificissimo Studi.
Scultore prediletto della feudalità napoletana a cavallo dei due secoli, feudalità di cui incarnavagliideali di ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...