UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] fabbrica di cioccolato e affini "La Perugina" di Perugia, alcuni grandi molini a cilindri che possono produrre ciascuno più di 200 q. di . Seguirono lotte violente fra le città e la numerosa feudalità delle campagne. Anche in Umbria, come altrove, i ...
Leggi Tutto
È, in senso lato, il complesso delle forze armate organizzate di uno stato. In senso più ristretto, e oggi prevalente, è soltanto il complesso delle forze militari operanti per terra, differenziate dalle [...] per alcuni periodi intrattenuto e retribuito con un pistema feudale di investiture di terre ai guerrieri, con l'obbligo shalshu), carica non chiara in origine, ma presto assurta a grande importanza negli alti gradi militari di corte. Il generale in ...
Leggi Tutto
Col nome di Armenia s'indicò nel passato e s'indica tuttora quasi tutta la regione montuosa di origine vulcanica che si estende dal 37° al 47° di longitudine orientale e dal 38° al 41° di latitudine nord. [...] cattedrale armena di Leopoli in Polonia sono imitazioni assai felici della cattedrale di Ani. La Grande Armenia, paese di montagne, con un feudalismo molto sviluppato, e diviso da interne discordie, troppo esposta alle incursioni dei musulmani, andò ...
Leggi Tutto
PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
*
Città della Toscana, [...] e anche, assai largamente, di non interessate idealità.
In questo tumultuare di classi, di fazioni, di partiti, le grandi famiglie feudali, quella antica dei Visconti, ancora ricca di aderenze e di privilegi, quella novamente venuta in città dei ...
Leggi Tutto
Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] il figlio di Matilde e di Guy, Archembaud VI, detto il Grande (1215-1243), col quale s'inizia la famiglia dei Borbone- non aveva superata la mediocre importanza di molte altre case feudali di Francia, per il matrimonio di Beatrice con il figlio ...
Leggi Tutto
È la scienza che ha per oggetto le attestazioni scritte, di contenuto e significato giuridico (documenti). Essa perciò studia:1. i documenti in senso stretto, cioè le testimonianze scritte in determinate [...] il contributo efficiente di nuovi studî.
Col sec. XIX però la diplomatica fece grandi progressi, principalmente perché, con l'abolizione della feudalità, gli archivî furono resi pubblici e i documenti cessarono di essere considerati principalmente ...
Leggi Tutto
FRANCESE, RIVOLUZIONE
Alberto Maria Ghisalberti
. La molteplicità delle cause, la complessità degli elementi, la varietà dei momenti e delle conseguenze hanno reso sempre difficile il giudizio e la [...] e si scatena la jacquerie. Crolla di fatto il regime feudale, e la notte del 4 agosto sanziona per sempre quanto in un simulacro di processo Danton è condannato.
Spento il grande tribuno, che aveva tentato di domare la rivoluzione, Robespierre, ...
Leggi Tutto
Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] altro un indifferente che accettava senza discussione i dogmi di una grande fede religiosa, un po' per tradizione, un po' per dagli Svevi la lotta contro la teocrazia, i comuni e la feudalità, e dai Normanni la lotta contro il papato e la politica ...
Leggi Tutto
È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] periodo dell'assolutismo presenti i suoi caratteri più salienti. Il feudalismo non aveva mai posto radici profonde tra noi, e in di nome: onde mancò la lotta tra i sovrani e la grande nobiltà, o non se ne ebbero che accenni nel mezzogiorno d'Italia ...
Leggi Tutto
Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del [...] un certo ceto sociale, gli homines novi, contrapposti alla feudalità e ai chierici, e con ciò alle concezioni medievali; . Eroi diventano per lui non più i cavalieri medievali e i grandi condottieri, questi uomini per la cui azione il en coute trop ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...