BALSAMO, Paolo
Francesco Brancato
Nato a Termini Imerese il 4 marzo 1764, fu dai genitori avviato agli studi letterari e alla vita ecclesiastica, che cominciò entrando nel seminario arcivescovile di [...] , per assicurare una florida e prospera coltura, occorreva favorire più la grande che la piccola proprietà, resa però libera da ogni dipendenza e da tutti quei vincoli feudali che ne ostacolavano lo sviluppo. In Inghilterra il B. acquistò per conto ...
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BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] monarchia, e rendeva necessario il passaggio dalla forma feudale all'amministrativa, quale oggidì ci regge". Nell'esame è spinto alla ricostruzione del passato dal fatto che, a grande distanza di secoli, i popoli ritornano ad affrontare, pur in ...
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ZURLO, Giuseppe.
Anna Maria Rao
– Nacque a Baranello (Molise) il 6 novembre 1757, da Nicola e da Ermenegilda Iacampo, in una famiglia di media borghesia provinciale. Insieme al fratello Biase, studiò [...] per aver portato felicemente a termine l’operato della Commissione feudale Gioacchino Murat meritava il titolo di «Padre della Patria» Zurlo confermò la sua capacità di produrre con grande rapidità delle relazioni di governo ricche di dati e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] , L. Del Bianco, R. Nieri, 1980, p. 7).
L’attacco di Grandi era diretto contro quel 'partito' di juvenes, in cui Tanucci si proponeva come l due Italie’: una aveva combattuto e distrutto il sistema feudale, l’altra lo serbava sano e vegeto. Tutto l ...
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RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza
Gigliola Fragnito
RANUCCIO I Farnese, duca di Parma e Piacenza. – Figlio di Alessandro e Maria d’Aviz, nipote di Sebastiano re di Portogallo, nacque a Parma [...] Napoli, che passò dal 53,27% nel 1593 al 26,9% nel 1622.
La ‘grande congiura’ segnò la vittoria definitiva della nuova entità statuale sulla potente feudalità, ma alla luce delle successive investiture al ceto dirigente di nuova creazione di piccoli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gabriele De Rosa
Giampaolo D'Andrea
Nella stagione di profondo rinnovamento della storiografia italiana del secondo Novecento, Gabriele De Rosa si segnala per il rigore metodologico, l’originalità tematica [...] folklorici e pratiche magiche, il peso soffocante della feudalità, la debolezza del tessuto urbano.
La stagione avviata che appare poco attraverso il solo evolversi delle istituzioni e il grande gioco della politica e che non si misura con le date ...
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MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] dell'antica e moderna Lunigiana, Massa 1829, II, pp. 100-107; E. Branchi, Storia della Lunigiana feudale, III, Pistoia 1898, pp. 447-464; U. Dorini, Un grande feudatario del Trecento: S. M., Firenze 1940 (con l'indicazione delle fonti e di ulteriore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Maria Galanti
Claudia Sunna
Nel panorama intellettuale del secondo Settecento, Giuseppe Maria Galanti è riconosciuto come il più assiduo indagatore delle condizioni economiche e politiche del [...] dal 1780 la Società avvia la pubblicazione di una grande storia universale, la Storia filosofica e politica delle nazioni 1962, pp. 939-85.
P. Villani, Il dibattito sulla feudalità nel Regno di Napoli dal Genovesi al Canosa, in Saggi e ricerche ...
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BIANCHINI, Lodovico
Pasquale Villani
Nacque a Napoli l'11 agosto 1803, da Domenico e da Margherita Sciullo; già a soli quindici anni, mentre faceva ampie letture soprattutto di economia e di storia, [...] baronaggio - assai più che non i giudici della commissione feudale napoletana - e della forza di resistenza dei baroni siciliani questione se giovi agl'individui,alle famiglie ed agli stati la grande ovvero la piccola proprietà, in Atti della R. Acc. ...
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DE THOMASIS, Giuseppe
Luciano Martone
Nacque il 19 marzo 1767 a Montenerodomo, in provincia di Chieti, da Tommaso e da Orsola Pizzala.
Compiuti i primi studi nel paese natio, fu assai presto allievo [...] - ma, anche, gli studi sull'agricoltura e sul sistema feudale del Regno, rimasti inediti e raccolti in un volume dal titolo nelle strade della città ebbero immediatamente un'impronta separatista di grande violenza. Vi furono stragi e saccheggi e il D. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...