Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] nella seconda edizione delle Lezioni l’abolizione della feudalità. Non ‘legge agraria’, tuttavia, ma e che avrebbero dovuto meritare in questa luce «maggiore attenzione de’ grandi uomini amanti del ben pubblico, che non pare che oggi si faccia ...
Leggi Tutto
BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] "intervenire a difesa dell'individuo contro la tirannia della collettività", cioè contro la "nuova feudalità" delle "consorterie ferroviarie" e dei, grandi monopoli privati. Il B. coloriva il suo discorso con una venatura di filosofia industrialista ...
Leggi Tutto
MELZI D’ERIL, Francesco
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 6 marzo 1753 da Gaspare Melzi e dalla gentildonna spagnola Maria Teresa d’Heryl che gli trasmise, oltre al secondo cognome, il titolo di grande [...] legge, il giudice, le tasse sono uguali per tutti. Feudalità, privilegi lucrosi non esistono. […] I titoli e le M., Milano 1991; F. Melzi D’Eril, F. M., milanese scomodo e grande uomo di Stato, visto da un lontano pronipote, Firenze 2000; su un più ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] quanto scelto dai sette elettori che ‘rappresentano’ la feudalità tedesca, il sacro romano imperatore (erede degli imperatori quella tonalità etico-religiosa che era invece preminente in altre grandi figure del tempo (si pensi a Dante Alighieri, a ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] la libertà e l’autonomia della ragione, si abbattono la feudalità, i privilegi di nascita e le corporazioni.
Il Rinascimento l’uscita forzata e violenta del Paese dal circuito della grande cultura europea («Noi fummo come separati dalla vita degli ...
Leggi Tutto
Sergio Romano
Russia
Bol'šaja strana,
"grande terra"
I grandi dilemmi dello Stato russo
di Sergio Romano
14 marzo
Vladimir Putin viene rieletto alla presidenza della Russia con il 71,2% dei voti, distaccando [...] delle invasioni straniere, la minaccia per l'integrità dello Stato delle feudalità politiche ed economiche. All'inizio di una 'lettera filosofica' mai terminata, un grande intellettuale dell'Ottocento, Pëtr Caadaev, suggerì che nulla era stato così ...
Leggi Tutto
BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] che sarebbe successo a B. nella marca; e d'altra parte non dovette essere un danno troppo grande, perché B. teneva legati a sé, forse anche da vincoli feudali, i tre nuovi marchesi. Anzi Aleramo, che fra i tre sembra gli sia stato il più legato ...
Leggi Tutto
NITTI, Francesco Saverio
Giuseppe Barone
NITTI, Francesco Saverio. – Nacque a Melfi (Potenza), il 19 luglio 1868 da Vincenzo e da Filomena Coraggio.
La famiglia aveva salde convinzioni antiborboniche [...] con precise responsabilità degli uomini, era stato il disboscamento, che aveva distrutto un grande ecosistema di spontanea difesa del suolo. L’abolizione della feudalità, nel 1806, aveva dato il via allo scempio del territorio, ma lo Stato italiano ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epica europea del Medioevo è un genere al contempo ben definito e mutevole, rigido in alcuni tratti [...] darti a un conte capitano:
e a me la cinse il re nobile e grande.
Con te gli presi allora Angiò e Bretagna,
con te gli presi il Pittavo leggere sullo sfondo delle lotte fra potere centrale e feudalità nei secoli XI-XII; su questa classe violenta e ...
Leggi Tutto
Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] l'approvazione, avvenuta il 22 dicembre 1216, dell'altro grande Ordine mendicante, quello domenicano, altro elemento, di carattere , forse nel corso di repressioni di ribellioni della feudalità del Regno, cui era legata anche per vincoli familiari ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...