Le saline
Jean-Claude Hocquet
In un ambiente naturale la cui inospitalità offriva all'uomo il rifugio di una relativa sicurezza dalla minaccia di invasioni esterne, le condizioni per la valorizzazione [...] nessuna difficoltà a trasformarsi in una feudalità di cui aveva già sperimentato, Dal feudalesimo Al Capitalismo, Torino 1978, pp. 62-63 e 95.
23. J.-C. Hocquet, Grandi lavori e economia demaniale,
pp. 170-172.
24. Ibid., p. 172.
25. Ibid., pp. ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] con simpatia alla Francia che in quegli anni effettuava "la grande tentative d'expansion de la Charte" di cui ha parlato da attuare in Sardegna. Ma la proposta di abolire la feudalità "senza indennizzo" per i feudatari suscitò una vasta opposizione ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] dai contatti - sia pure conflittuali - stabilitisi tra la feudalità occidentale e il mondo islamico in occasione delle crociate, dell immagine; un'iconografia analoga si trova inoltre sul retro di un grande piatto mīnā'ī (Atil, 1973, p. 114). I piatti ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] riverberata l'eco dei riti di incubazione che si verificavano nei grandi santuari orientali (per es. nel Cosmidion di Costantinopoli, nel santuario 1), Roma 1974; M. Caravale, La feudalità nella Sicilia normanna, "Atti del Convegno Internazionale di ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] suscitare la formale riprovazione della corte.
Il problema feudale restava grave e difficile. I pesi gravavano sulle categorie fondi, e ripresi infine nel decennio del regno) della grande strada progettata al tempo di Vittorio Amedeo III e destinata, ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] l'unico strumento del diritto; essa, che nel sistema feudale era riservata ai ceti dominanti, è divenuta veicolo, con al rango di protagonista nell'edilizia grazie ai rapporti con le grandi cosche e con la Palermo che conta nella politica e negli ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] dal governo. Meno incisive furono le iniziative contro la feudalità, giacché F. non tenne in giusto conto la dell'Ammiragliato e del Consolato (1783), che sostituì la corte del Grande Almirante e il Consolato di mare e di terra. Scarso e inefficace ...
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CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] sui contribuenti più deboli. Si impose così all'aristocrazia feudale il pagamento della "cavalcata" e, nelle contribuzioni straordinarie varate nell'età precedente. L'abbassamento dei privilegi della grande nobiltà e del clero non fu tale infatti da ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] della giurisdizione esercitata dai baroni sulle loro terre assume grande rilevanza nella campagna antifeudale del D., che ne tratta anche in un Breve saggio sull'importanza di abolire la giurisdizione feudale, e sul modo (databile tra il 1790 e il ...
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BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] di dovergli l'homagium per l'investitura feudale, ma che i suoi doveri feudali non comportavano la rinuncia a invadere l sigillo insieme con quello di Guglielmo il Maresciallo. Un grande successo ottenne anche con la sottomissione di undici vescovi a ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...