Poeta statunitense (Springfield, Illinois, 1879 - ivi 1931). Abbandonò l'università per dedicarsi a un lungo periodo di vagabondaggio nel Sud (1906) e in molti altri stati del paese, predicando un "Vangelo [...] della bellezza" e recitando i suoi versi (Rhymes to be traded for bread, 1912). Ospitato da H. Monroe sulla rivista in cui celebra la vitalità degli afroamericani in versi di grande icasticità, sorretti da un impianto ritmico di evidente ascendenza ...
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Poeta turco (İstanbul 1757 - ivi 1799), considerato l'ultimo grande rappresentante della letteratura classica ottomana. Il suo nome era Mehmet, ma assunse prima il nome d'arte di Esad e infine quello di [...] del suo Dīwān, che gli valse l'amicizia e l'ammirazione del sultano Selim III. Il suo capolavoro resta Hüsn-ü ῾Ashq ("Bellezza e Amore", 1782), poema di circa 4000 distici scritto in un linguaggio spesso oscuro, ricco di allegorie e giochi di parole ...
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Romanzo (1579) dello scrittore inglese J. Lyly (1554-1606), che offrì in esso un modello di prosa ritmica, esperta di tutti gli artifici della retorica, che farà di "eufuismo" un sinonimo di stile prezioso.
Trama: [...] a Napoli (s'intenda Londra), ove si lascia corrompere dalla licenza della grande città, ruba a un amico l'affetto d'una donna, è a sono esaltate alle stelle l'Inghilterra, Elisabetta, la bellezza e la virtù delle donne inglesi, le università inglesi ...
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Eroi della poesia epica russa. Sono raffigurati, nelle creazioni popolari, come i difensori della terra russa che compiono difficili imprese guerresche o ardue fatiche (Il′ja Muromec, Dobrynja Nikitič, [...] Alëša Popovič), oppure come personaggi dotati di grande forza, bellezza, intelligenza o ricchezza (Svjatogor, Dunaj Ivanovič ecc.). ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] reali e fittizi nel loro rapporto con la creazione e la bellezza (Trois auteurs, 1997; Corps du roi, 2002; Abbés, au ciel (1999), situato in un contesto provinciale ed esteso fino alla Grande guerra, J. Rouaud (n. 1952) esplora il raccordo fra storia ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] nella parola si enfatizza come un processo di grande problematicità. Le immagini rendono ora visibile un senso dell'arte e dei suoi modi espressivi.
La celebrazione della bellezza come forma pura, se sul versante artistico si articolava nel ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] decenni sono di vario tipo e innumerevoli (in parallelo alla grande diffusione di messe in scena e di trasposizioni in altri dei morti di Luciano, la donna paradigma assoluto della bellezza è rappresentata decrepita, coperta di rughe, di peli e ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] e di enigmi mistici, la cui inquietante e angosciosa bellezza si trasforma in una surreale visione sempre più staccata e remota, mentre i semi di questa grande stagione culturale cominciano a rifiorire rigogliosamente nella letteratura degli Stati ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] struttura, dell'armonica rispondenza fra il tutto e le parti: "La grande macchina che [costoro] vedono con gli occhi della mente è un aggregato di frammenti... Giacché sempre la bellezza è frammentaria in un'opera... quando non ci si contenta di ...
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VONDEL, Joost van den
Romana GUARNIERI
Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il [...] con la sua gioia di vivere e con l'adorazione della bellezza proprie dell'uomo del Rinascimento: l'uno e l'altro aspetto e senza opposizioni, il V. creò allora una serie di grandi figure, intorno al motivo della fatalità della perdizione quando l'uomo ...
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bellezza
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito: la b. è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani (Foscolo). In partic.: a. Di...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...