CAVALLOTTI, Felice Carlo Emanuele
Alessandro Galante Garrone
Nacque il 6 ott. (secondo altre fonti dic.) 1842 a Milano, al n. 4129 di piazza S. Giovanni in Conca. Tipico rappresentante della democrazia [...] di sé, pur senza mai toccare grandi altezze, ma sempre con discreto successo giorni, con chiari riferimenti all'ambiente culturale e politico e sociale di quegli anche l'opposto modo di considerare la Rivoluzione francese: assai poco amata dal primo ed ...
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La fisica oggi
Vittorio Silvestrini
Folco Scudieri
In base alla prevalente ricerca scientifica svolta nel primo decennio del 21° sec., e all’interesse che le fonti di informazione hanno riservato ai [...] e società, per gli aspetti sia culturali sia etici e di comunicazione.
Le grandi acquisizioni conoscitive
Il caos e i pervasivamente nella nostra vita da produrre una vera e propria rivoluzione di portata epocale.
Quello che deve preoccupare è che, ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] movimenti americani e la rivoluzione gli sembrava ormai impraticabile. e tedesco), termine abusato, diventato moda culturale, che mitizzando aveva creato inganni e Darwin, un testo che riteneva di grande importanza per la sua formazione. Tra ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] sembrava roso dal "tarlo della rivoluzione". La sua devozione istituzionale riguardava pubblico le sue ubbie e velleità culturali. Già nel 1933 era stato Pio IX", viaggiò per il paese, incontrò Federzoni e Grandi. Fra l'ottobre e il novembre si tenne a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Johann Wolfgang Goethe è il più celebre scrittore della letteratura e cultura di lingua [...] così a contatto con un ambiente culturale più avanzato e aperto della città mesi prima dello scoppio della Rivoluzione francese, Goethe incontra per la Carl August, nel 1828.
L’ultimo, grande e sorprendente periodo creativo goethiano si situa attorno ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] da conservare ed esibire per meglio valorizzare il mutamento culturale e antropologico che il regime comunista avrebbe realizzato. avevano conquistato l’indipendenza dopo la Rivoluzione bolscevica e la fine della Grande guerra, l’avevano perduta a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La civiltà spettacolare del XVIII secolo si presenta in tutta Europa ricca e [...] rilevanza culturale ed economica mai prima raggiunte, registrando continui mutamenti e una profonda rivoluzione formale e Cento volte m’avete detto che una donna onesta è il favore più grande che il cielo possa concedere. L’ho trovata; e siete voi ...
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LIEGI
F. Cecchini
(franc. Liège; fiammingo Luik; Leodicus, Legia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della provincia omonima, posta sulle rive della Mosa alla confluenza del fiume Ourthe.La [...] D'altro canto l'incontro di un fiume di grande portata come la Mosa con un corso d'acqua di Cluny nel 1088.Lo sviluppo culturale di L. si può cogliere anche e il 1118. Disperso durante la Rivoluzione francese il coronamento con figure di profeti ...
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Turismo
Gerardo Ragone
Introduzione
Spostamenti di individui o di gruppi da una località abituale di residenza verso altre località hanno da sempre caratterizzato la storia delle società umane. Generalmente [...] Bisognerà attendere l'epoca moderna e la rivoluzione industriale perché si presentino spostamenti con uno viaggio, questo tour o grand tour - da cui appunto, il termine turismo - aveva quindi, a un tempo, finalità culturali e pedagogiche. "Da ...
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Memoria
Alessandro Cavalli
La nozione di memoria
In termini molto generali, la memoria può essere intesa come la capacità di un sistema qualsiasi (un robot, un organismo, un individuo, un gruppo, un'istituzione, [...] culturale, intendendo con questo termine i modi di conservazione, selezione e trasmissione del sapere.Il primo grande modernità
Dalla rivoluzione industriale in poi, ma in realtà dall'inizio dei lunghi processi che questa rivoluzione hanno preparato ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...