Il 21° sec. vede i sistemi economici nazionali più vicini, legati e integrati dall’aumento dello scambio di beni e servizi, dai flussi monetari e dagli investimenti effettuati dalle imprese in diversi [...] a loro volta più produttive e più grandi di quelle che esportano. Infine, è mentre altri parlano di una terza rivoluzione industriale, in grado di modificare le simbolo della minaccia anglosassone all’identità culturale e all’agricoltura francesi. L’ ...
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Antonio Golini
Il mondo ha registrato, in particolare a partire da dopo la Seconda guerra mondiale, una straordinaria crescita della popolazione, che ha toccato livelli che soltanto pochi decenni fa erano [...] si creassero le condizioni, in primo luogo psicologiche e culturali – oltre che economiche, sociali e anche istituzionali (in rilevante di popolazione mondiale, la rivoluzione costituita dalla grande trasformazione della struttura per età implicherà ...
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Dall'assistenza all'empowerment dei cittadini
Patrizia Battilani
Il welfare italiano nel contesto europeo
Per comprendere le politiche di welfare adottate nel nostro Paese è utile allargare lo sguardo [...]
Interessante è anche il confronto con gli altri grandi Paesi europei e con la media dell’Unione il completamento della rivoluzione industriale. Infatti, cattolica.
Inoltre vi contribuì la trasformazione culturale degli anni Sessanta e Settanta che ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] morte e risurrezione» e che costituisce «una grande sfida per la Chiesa in un mondo in intenda quel centro di irradiazione culturale che, se oggi si identifica F.A. Grana, Compromettiti con Dio. La rivoluzione di Benedetto XVI, Napoli 2007. Su alcuni ...
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BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] e per i movimenti culturali contemporanei, gli permetterà anche altre terre del Nuovo Mondo, grandi quantitativi di grano a prezzi molto pp. 537-555; G. Gorani, Dal dispotismo illuminato alla rivoluzione, 1767-1791 (cap. LXIV, L'éloge de l'archidiacre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] Francesco De Sanctis si disperava per l’aridità culturale della vita piemontese. “Qui è il bollettino della vittoria, in cui raccontano la grande giornata e descrivono il bottino catturato: Intorno all’epoca della Rivoluzione francese, l’appellativo ...
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Nascite, controllo delle
Silvana Salvini
Introduzione: concetti, definizioni, modelli esplicativi
Nelle tendenze della fecondità europea a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si possono individuare [...] la vendita di più di un milione di copie. Pioniera della rivoluzione sessuale, la sua tesi principale era che la donna sposata aveva una grande variabilità dello sforzo programmatico, che risulta condizionato da atteggiamenti politici e culturali. In ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] insita nel cranio, che viene trattato con grande cura e appeso alle travi del soffitto sono gli antenati, bensì un complesso culturale di spiriti della natura. A differenza scongiurando in tal modo una rivoluzione reale. Come ha osservato acutamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con il romanticismo nascono la moderna cultura di massa e una letteratura commerciale [...] mistero) di un mondo che la rivoluzione industriale ha reso sempre più caotico né dell’altro. Così, tutta la vita è una grande catena la cui natura si rivela a chiunque ne osservi il "giallo" mostra l’omogeneità culturale dell’Europa fin de siècle, l ...
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Carisma
Luciano Cavalli
La teoria del carisma
Il concetto
Il concetto di carisma è stato introdotto nelle scienze sociali da Max Weber, che lo ha ripreso dalla tradizione cristiana e dagli studi sul [...] i grandi capi trasfigurati dal mito, dopo la morte vanno a costituire i nodi strategici della tradizione, e quindi del contesto culturale che il suo carisma si andava indebolendo. La 'rivoluzione di maggio' (1968) diede una prova anche più ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...