Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] soggetto – tanto un arco cronologico quanto la grande renovatio culturale e civile che sembra caratterizzare quel particolare momento occidentale contrassegnati da decisivi mutamenti, come la rivoluzione francese o la nascita del socialismo. La ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] che va dall’antichità classica fino all’alba della Rivoluzione francese, può essere a buon diritto accostato agli altri e parenetico e sfrutta in modo conseguente il grande patrimonio culturale offerto dalla riscoperta degli exempla contenuti negli ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] di cui è ben nota la particolare efficacia educativa e culturale, oltre all'alto livello intellettuale dei suoi maestri; piuttosto a una fase storica precedente ed estranea alla granderivoluzione o 'frattura epistemologica' (un concetto anche questo ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] situazioni specifiche di brusco mutamento sociale, di rivoluzioneculturale, di sviluppo forzato in aree periferiche della reale', di aprirsi a un nuovo mondo creativo, a un 'grande stile' analogo a quello di epoche passate, ma potenziato da un ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] Questa terza fase dello stato naturale è caratterizzata da una "granderivoluzione", prodotta dall'invenzione di due arti, la metallurgia e si osserva più al livello strutturale che in quello culturale. Tuttavia in quest'ultimo, tanto cruciale per il ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] prima della rivoluzione della primavera successiva. Ma per le autorità del Lombardo-Veneto e soprattutto per la città, si tratta di un’occasione fondamentale per motivi ritenuti ancora più importanti: è la prima grande occasione — culturale, politica ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] le critiche ai precedenti autoritari della granderivoluzione, le rassicurazioni ai ceti medi circa Roma-Bari 2008.
G. Galasso, Sicilia in Italia: per la storia culturale e sociale della Sicilia nell’Italia unita, Catania, Edizioni del Prisma, 1994. ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] che ha avuto particolare risonanza all'epoca della rivoluzioneculturale cinese, è ora in declino. Nondimeno, entrambe diversi motivi. In primo luogo - e ciò testimonia il suo grande successo - i suoi principî fondamentali sono stati in larga misura ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] guerra stessa era una granderivoluzione, che doveva rigenerare il mondo partorito dalla Rivoluzione francese, iniziatrice del , la quale risponde a un insieme di ragioni etniche, storiche culturali, e a un insieme di nobili e tenaci sentimenti che si ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] peculiarità: l’ampiezza e il protagonismo della periferia (la grande rete delle scuole e delle università) e la centralità i primi sintomi di una vera e propria «rivoluzioneculturale» destinata a manifestarsi con più incisività nel decennio di ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...