Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] anni 1047-49.
Enrico IV (1056-1106), uscito dalla minorità nel 1066, dovette affrontare la rinnovata potenza della grandefeudalità cui si affiancava la realtà nuova rappresentata dalle forze cittadine che, in primo luogo nella regione renana, si ...
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Impero che si costituì in Europa nel Medioevo a partire dalla data simbolica del 25 dicembre dell’800, quando Carlomagno ricevette la corona in S. Pietro da papa Leone III. Oltre che una realtà territoriale [...] sullo stesso piano delle nascenti monarchie europee, ma tale programma fallì per la concorrente opposizione del papato, dei comuni italiani e, in Germania, della grandefeudalità. Si aprì così, alla caduta degli Svevi (morte di Corrado IV, 1254), il ...
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Uomo politico francese (n. 1316 circa - m. Parigi 1358). Di ricca famiglia di mercanti di panni, prevosto dei mercanti (prévôt des marchands) di Parigi, ebbe il controllo, con Robert le Coq, vescovo di [...] (3 marzo 1357), che metteva di fatto il delfino sotto la tutela degli Stati Generali. Poi al delfino, che la grandefeudalità aveva ormai persuaso alla resistenza armata, M. contrappose come pretendente al trono il re di Navarra, Carlo II il Malvagio ...
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Figlio (n. 1093 - m. Bamberga 1152) di Federico I duca di Svevia. Competitore di Lotario; scese in Italia nel 1127 e nell'anno successivo ne fu incoronato re a Monza; nel 1135 si sottometteva a Lotario, [...] e alla morte di questo fu eletto (1138) re dei Romani. In Germania lottò contro la grandefeudalità e specie contro la casa dei Guelfi di Baviera: morto Enrico il Superbo (1139), li vinse presso Weinsberg (1140) e tolse loro la Baviera, che diede ...
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Ministro del regno normanno di Sicilia (m. 1160). Figlio di un protogiudice barese, entrato nella cancelleria di Ruggiero II re di Sicilia, giunse al grado di cancelliere e poi, con Guglielmo I, di ammiraglio [...] degli ammiragli. Sostenne la politica di accentramento monarchico contro la grandefeudalità. Abile diplomatico, seppe instaurare buone relazioni con la Chiesa (concordato di Benevento, 1156) e staccare Genova da Bisanzio, preoccupato com'era di ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] di Luigi XI portano a un fiorire della pittura a Parigi con grandi maestri come Honoré.
L’architettura civile ha lasciato le gigantesche rovine dei castelli feudali: Château-Gaillard, costruito in Normandia da Riccardo Cuor di Leone, il primo ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] , a sbarazzarsi degli odi antibaronali del fratello Alfonso, ad aprire il massimo credito con la massima confidenza alla grandefeudalità. Un'apertura subito rifiutata da un Sanseverino, peraltro da F. - per lo meno per questo non "pacifico" - punito ...
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Gran Bretagna
Stato dell’Europa nordoccid., la cui denominazione ufficiale è Regno Unito di G.B. e Irlanda del Nord, formato interamente da isole: la G.B. (la più vasta), una serie di isole minori (Shetland, [...] della Normandia contribuì, indirettamente, a rafforzare il sentimento «inglese» della monarchia e, in genere, della grandefeudalità, privata di ogni possibile alternativa di dominio continentale: ma, sulle prime, quella perdita determinò un attrito ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] e l'arcivescovo. Tra 10° e 11° secolo, con l'indebolimento dell'autorità comitale l'arcivescovo, appoggiato dalla grandefeudalità, si attribuì funzioni di governo sollevando l'opposizione dei feudatari minori e del nuovo ceto borghese di mercanti e ...
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VICENZA
Dario Canzian
Nella notte della vigilia di Ognissanti del 1236 Federico II mosse all'attacco di Vicenza, retta in quel momento da un podestà di altissimo rango, il marchese Azzo VII d'Este (v. [...] città, i membri cioè di una vassallità intermedia che avrebbe cercato nel comune l'emancipazione dalla tutela della grandefeudalità. Il comune vicentino, dunque, sembra aver avuto un'impronta nettamente aristocratica. Un "comune di famiglie", come è ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...