Scultore. Nacque prima del 1520, morì dopo il 1562. Se ne ignorano le origini. Lavorò a Fontainebleau fra il 1536 e il 1550, e così ebbe modo di studiare le sculture antiche portate dal Rosso e dal Primaticcio. [...] la tomba di Francesco I a Saint-Denis sono la sua opera principale. Consta, dalle più recenti indagini, che egli eseguì in , precisa e pittoresca, decisamente francese.
Bibl.: M. Roy, Un grand artiste de la Renaissance: P. B., in Mém. de la société ...
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MORANDI, Riccardo
Franco Salvi
(App. III, II, p. 158)
Ingegnere, morto a Roma il 25 dicembre 1989. Dopo il 1960 ha proseguito la sua attività di progettazione di numerosissime e importanti opere in [...] ); il Centro commerciale ''La Piramide'' ad Abidjan (1971); le strutture del Grand Hotel Luxury a Tripoli (1980), di due edifici a torre per l'INAIL di Palermo (1981), del Centro operativo della Banca d'Italia a Frascati (1982). Vedi tav. f.t.
Bibl ...
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Pianista italiano, naturalizzato francese, nato a Napoli il 15 agosto 1925. Musicista raffinato, C. è considerato uno dei massimi interpreti della sua generazione, soprattutto per la musica francese.
Ha [...] sua carriera è stata la vittoria nel 1949 del prestigioso Grand prix international Long-Thibaud a Parigi, dove si è trasferito musique de tapisserie di E. Satie (incisione integrale dell'opera pianistica), C. utilizza in Debussy e Ravel una gamma ...
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Scultore e medaglista, nato a Mée, presso Melun, il 29 settembre 1833, morto a Parigi il 21 aprile 1891. Entrato nel 1849 all'Ècole des Beaux Arts, fu allievo del Pradier e del Duret. Nel 1855 ottenne [...] il grand prix di scultura col suo bassorilievo Cléobis et Biton.
A Roma durante cinque anni si consacrò interamente allo studio appassionato degli antichi. L'influenza classica che domina in tutta l'opera dello Ch. è evidente nel Mercurio che inventa ...
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Uno tra i più noti ammiragli della marina inglese, nato a Borodale (Irlanda) il 17 gennaio 1871; entrò in marina a 13 anni, fu ufficiale nel 1889, tenente di vascello nel 1893. Nel 1897, durante la guerra [...] Fleet, col grado di ammiraglio.
Una grande notorietà gli derivò a causa delle aspre polemiche scatenatesi in Inghilterra, dopo la fine della guerra, pro e contro l'opera sua (v. Jutland, battaglia del). Dal 1919 al 1927 il Beatty, creato conte, fu ...
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Domenicano francese, nato nel 1574 a Château-du-Loir presso Saint-Calais (Sarthe), morto a Parigi il 21 aprile 1623. Segnalatosi come teologo e oratore sacro, venne nominato nel 1608 predicatore ordinario [...] des passions humaines, rivelando buone doti di moralista. L'opera sua più nota è l'Histoire romaine... depuis le commencement de l'empire d'Auguste jusqu'à celui de Constantin le Grand, avec l'Épitomé de Florus (1621): fu ripetutamente ristampata e ...
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Scultore fiammingo, nato il 15 maggio 1693 a Bruxelles, vi mori il 16 novembre 1756. Studiò a Parigi forse presso Nicola Coustou; fu poi a Roma e al ritorno venne accolto come maestro nella corporazione [...] francese riuscendo tra gli artisti più produttivi, più graziosi e più delicati del Settecento fiammingo.
Sua opera principale è la fontana della piazza del Grand Sablon, a Bruxelles (firmata e datata 1751). Il Museo reale di Bruxelles possiede due ...
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Scrittore, nato ad Albi nel 1885, ex-bibliotecario del Ministero della pubblica istruzione. Aveva esordito nel 1914 con un volume di versi: Diadumène, ma si affermò soltanto nel 1918 con il romanzo Koenigsmark. [...] padre una nota di semplicità moderna, gli valse il Grand prix du roman dell'Accademia francese. Le discussioni sul da She del Rider Haggard, contribuirono alla diffusione dell'opera. Molto minori attrattive suscitarono invece il romanzo Pour don ...
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PÉRET, Benjamin
Paola Ricciulli
Scrittore francese, nato il 4 luglio 1899 a Rezé, presso Nantes, e morto a Parigi il 18 settembre 1959. Arrivato a Parigi nel 1920, entra subito in contatto con A. Breton, [...] PCF (1927) e partecipa alla guerra di Spagna. L'opera poetica di P. testimonia di un dérèglement totale unito a Seguono Immortelle maladie (1924), Dormir, dormir dans les pierres (1926), Le grand jeu (1928), Je ne mange pas de ce pain-là (1936), De ...
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Cantautore francese, nato a Sète nel 1921 e stabilitosi a Parigi nel 1939. Sulle orme di Rimbaud e Lautréamont, B., anarchico e solitario, critica la società borghese e i suoi falsi valori: è tra gli emarginati [...] , strofa, rima) e di temi completamente rinnovati. Anche l'Académie Française ha voluto riconoscere il valore di quest'opera con il "Grand Prix de Poésie" (1967). Oltre a dipingere brevi quadri di vita (Le parapluie 1952, Il suffit de passer ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...