Peć (turco Ipek; albanese Peja) Città della Repubblica del Kosovo (78.600 ab. nel 2009) posta a 530 m s.l.m. su uno dei rami sorgentiferi del Drin Bianco. Centro agricolo e commerciale, con industrie [...] 1346 al 1463, quando fu abbattuto dalla conquista turca, e quindi dal 1557 (quando fu ripristinato per intervento del granvisir Mehmet Soqolli, di origine serba) al 1766, assumendo in questa seconda fase grande importanza, in quanto la Chiesa serba ...
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Sublime Porta Traduzione del termine Bāb-i ‛ālī, che designava il governo dell’Impero ottomano, in particolare l’ufficio del granvisir e delle relazioni con l’estero. Il nome si mantenne nelle cancellerie [...] europee fino alla caduta dell’Impero e all’abolizione del sultanato (1922) ...
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Sultano ottomano (n. 1495 - m. Szigetvár, Ungheria, 1566), figlio di Selīm I; salì al trono nel 1520. Durante il suo lungo regno con numerosi interventi bellici portò all'apogeo la potenza turca in Asia, [...] si concluse con la pace del 1555 fra S. e questi ultimi. La sua favorita Khurrem Sulṭān (Rosselana, v.) e il granvisir Rustem Pascià lo indussero (1553) a far uccidere il figlio Muṣṭafà, avuto da altra donna, per favorire la successione di Selīm II ...
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Famiglia bizantina, di origine greca, fu tra le più potenti famiglie feudali dell'Impero bizantino e, anche dopo la caduta di questo, si mantenne in primo piano nella vita pubblica dell'Oriente balcanico. [...] il dominio turco i C. tennero posizioni assai elevate: Mihail (sec. 16º), grazie ai favori di Selim II e del granvisir Mohamed Soqolli, raccolse una ricchezza colossale, di cui si servì per favorire i connazionali. Più di rami minori stabilitisi in ...
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´n Nome di varî personaggi della storia ottomana. Più noto l'architetto turco S. (Cesarea di Cappadocia 1489 - Costantinopoli 1578 o 1588), che svolse, per Solimano il Magnifico, una vastissima attività, [...] Siria, il 'vecchio della Montagna', residente a Maṣyāf, nemico e poi alleato di Saladino; Sinān pascià, granvisir sotto Selīm I, e Sinān detto Khōgia, cinque volte granvisir sotto i sultani Solimano I, Selīm II e Murād III. Prese anche il nome di S ...
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Figlio illegittimo (n. 1557 - m. 1601) del principe Pietro il Buono (1554-57) ottenne il principato nel 1593 e da allora fu sempre in armi contro i Turchi. Nel 1595 sconfisse Hassan pascià, ma poi dovette [...] ritirarsi sui Carpazî di fronte alle ingenti forze del granvisir Sinān pascià. Raggiunto da Sigismondo Báthory (fra le cui file militavano dei toscani condotti da Silvio Piccolomini e inviati dal granduca Ferdinando I), con lui respinse Sinān fino a ...
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Uomo politico ottomano (Sokolovići, presso Višegrad, 1505 circa - Costantinopoli 1579), di origine serbo-bosniaca; si convertì in giovane età all'Islam. Seguì la carriera amministrativa e delle armi sotto [...] Solimano il Magnifico; dal 1565 alla morte fu granvisir. Vero erede e consolidatore dell'opera di Solimano, sotto il figlio e successore di questo, Selim II, fu di fatto il capo dell'Impero; incisivo fu il suo intervento sulla ricostruzione della ...
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Uomo politico ottomano (Costantinopoli 1822 - aṭ-Ṭā'if 1883). Le qualità di amministratore dimostrate a Niš, in Serbia (1861), e come governatore di Baghdād (1869-72) gli valsero la nomina a granvisir, [...] che nel dicembre concesse all'impero una Costituzione liberale, di cui M. fu il principale ispiratore. Nuovamente nominato granvisir, nel febbraio 1877 fu costretto alle dimissioni ed esiliato. Rientrato in patria nel 1881, fu sottoposto a processo ...
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Uomo politico tunisino (n. nel gruppo caucasico degli Abkhāz, 1822 o 1823 - m. İstanbul 1890). Occupò varie cariche di governo in Tunisia alla vigilia dell'occupazione francese, e cercò invano, per prevenire [...] contrasto con lui si dimise e si recò a Costantinopoli, dove fu bene accolto dal sultano ῾Abd ul-Ḥamīd II; ivi (1877-78) fu anche per alcuni mesi granvisir. Colto e modernizzante, fu uno degli iniziatori del risveglio politico nei paesi musulmani. ...
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Uomo politico turco (n. presso Adrianopoli 1872 - m. Berlino 1921). Membro del comitato Unione e Progresso dei Giovani Turchi, deputato (dal 1908) e varie volte ministro, diresse, insieme a Enver Pascià [...] della sanguinosa deportazione della popolazione armena dalle province orientali dell'impero in Siria e in Mesopotamia. Nominato GranVisir (1917) si dimise nell'ottobre 1918, poco prima della capitolazione turca; nel novembre seguente fuggì a Berlino ...
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visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...