CAVALIERI, Lina (Natalina)
Raoul Meloncelli
Nata a Viterbo, il 25 dic. 1874 da Florindo, marchigiano di umili origini (assistente architetto secondo quanto riferito dalla stessa C. nel suo libro di memorie) [...] carriera di canzonettista e ad abbandonare il mondo del varietà per dedicarsi all'arte lirica. Il suo desiderio fu Manon Lescaut (1914), La Sposa della morte (1915), La Rosa di Granata (1916), The Eternal Temptress (1917), Love's Conquest (1918), A ...
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CORTECCIA, Francesco
Bianca Maria Antolini
Nacque a Firenze il 27 luglio 1502 da Bernardo e da Bartolomea Cristofora; di umile famiglia (il padre era "donzello" della Signoria), fu presto avviato dai [...] che commenta i casi della commedia.
Le raccolte di madrigali del C. presentano una grande varietà stilistica: molti i pezzi d'occasione, composti in gran numero per i festeggiamenti della corte medicea: mascherate di cupidi, astrologi, uomini e donne ...
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FIORAVANTI, Valentino
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma l'11 sett. 1764. Iniziò a studiare musica con don G. Toscanelli, contralto nella cappella di S. Pietro, amico dei suoi genitori e suo padrino di [...] realtà in quest'opera, come del resto nella gran parte della produzione teatrale del F., la ; B. Croce, La trilogia di Adelaide e Comingio e il signor Gualzetti, in Varietà di storia letter. e civile, Bari 1935, pp. 155-163; G. Zara Giovannelli ...
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ANSANI (Anzani), Giovanni
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Nacque a Roma nel 1744 (12 febbraio?), come può rilevarsi dalla data di morte scolpita sul suo epitaffio. Nulla si sa dei suoi studi musicali. Il probabile debutto dell'A., [...] (1789), lamentando "una piccola deficienza di varietà, spirito e animazione nel cantare gli allegri, 158 s.; L. Bignami, Cronologia di tutti gli spettacoli rappresentati nel gran Teatro Comunale di Bologna dalla sua solenne apertura 14 maggio 1763 a ...
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BATI, Luca
Liliana Pannella
Nato probabilmente a Firenze verso il 1550, fu uno dei musicisti più rappresentativi della Firenze medicea, sullo scorcio., del sec. XVI e nei primi anni del XVIL Allievo [...] funzione dell'orchestra che, nella sua complessità e varietà, sembrerebbe preludere a quella monteverdiana: strumenti che dei Cori, il primo da Stefan Venturi del Nibbio, insieme con una gran musica delli Dei simile a coro, et il terzo, e 'l quarto ...
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BRUNETTI, Gaetano
Carlo Frajese
Nacque forse a Fano circa il 1740, figlio di uno Stefano Brunetti, nativo di Fano, e di Vittoria Perosino. Per lungo tempo si è creduto che fosse figlio di Antonio Brunetti [...] dal suo delirio, presentandoli (sic) una infinita varietà de idee nella varietà de' motivi...", anticipando così, secondo il dei sinfonisti italiani del periodo classico, oltrepassa di gran lunga tutti i contemporanei nel cammino verso il ...
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PAISIELLO, Giovanni
Lorenzo Mattei
PAISIELLO, Giovanni. – Nacque a Taranto il 9 maggio 1740 da Francesco, maniscalco, e Grazia Antonia Fuggiale.
La data di nascita si ricava dall’atto di battesimo, [...] la sintassi paratattica, che inanella una ricca varietà di figurazioni orchestrali, e la grammatica emolumenti dell’imperatore, Paisiello inviò poi con regolarità a Parigi un gran numero di brani sacri e una nuova composizione celebrativa per il ...
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PAGANINI, Niccolo
Roberto Grisley
PAGANINI, Niccolò (Nicolò, Nicola). – Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da Antonio (1754-1817, nato dal matrimonio nel 1745 fra Giovanni Battista Paganini e Maria [...] , indi partì per Parigi, dove arrivò il 21: fu di gran lunga il soggiorno parigino più funesto. Si era fatto convincere dall’amico risorse strumentali erano poste al servizio della massima varietà, un principio estetico cui Paganini puntava fin dalla ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] brani - tra cui i famosi Donna, s'i' t'ho fallito, Gran pianto a gli ochi, Questa fanciulla, Amor ch'al tuo sugetto, Che pena ampio del tenor. Le composizioni a tre presentano maggiore varietà nell'impiego delle parti: non sempre il contratenor ha ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] breve e non vagante", non poté passare sotto silenzio la varietà dell'elocuzione "di prattica non affettata, non vile ma o il 1639, di cui quattro pervenuteci. Si tratta in gran parte di canzonette strofiche, talvolta nella forma di variazione sopra ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...