LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] tardi, a Van der Hoeven di Leida (per l'op. VII). La gran parte delle sue opere uscì tuttavia anche in diverse edizioni non autorizzate, a e basso e mostrano, come le musiche orchestrali, varietà di stile e di impostazione. Per flauto traverso e ...
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GALUPPI, Baldassarre, detto il Buranello
Raoul Meloncelli
Nacque a Burano, isola della laguna di Venezia, il 18 ott. 1706.
Apprese le prime nozioni di musica dal padre Angelo, barbiere e violinista [...] , dopo la morte la sua fama andò gradatamente scemando e gran parte della sua produzione teatrale venne dimenticata, a eccezione della commedia tastieristico assume una connotazione originalissima per la varietà delle modulazioni, per il gusto per le ...
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GAGLIANO, Marco da
Rossella Pelagalli
Nato a Firenze il 1° maggio 1582, fu il secondo dei sette figli di Zanobi (originario di Gagliano, la cittadina da cui prese il nome, nel Mugello) e Camilla di [...] pervenuteci fortunatamente complete, presentano una notevole varietà stilistica.
Nei primi due libri (1602 nel Secondo libro de motetti del fratello Giovanni Battista e i manoscritti (gran parte dei quali conservati presso l'Archivio di S. Maria del ...
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CIFRA, Antonio
Giancarlo Rostirolla
Nacque probabilmente a Roma nel 1584 circa, da Costanzo e da una certa Claudia (non si conosce l'atto di battesimo, ma nei frontespizi delle sue opere a stampa egli [...] dal punto di vista esecutivo ed estetico per la varietà tematica e ritmica (canzoni). Antimo Liberati testimonia . L'editore Robletti ha numerato progressivamente per numero d'opus gran parte delle raccolte di musica del C. pubblicate dal 1609 fino ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] accanto ad una scrittura orchestrale assai interessante per la varietà del colore timbrico, emerge una singolare abilità di scrittura rapporto parola-musica. Questo aspetto è del resto presente in gran parte della sua opera, sia sacra sia profana, in ...
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LEYDI, Roberto
Nico Staiti
Etnomusicologo, nacque a Ivrea il 21 febbraio del 1928, da Silvio, ufficiale di aviazione e amministratore, e Carla Bosio, milanese; dal matrimonio nacque una sorella, Renata [...] uno strumento di lavoro affatto peculiare: attingendo alla varietà dei materiali da lui raccolti, catalogandoli, variamente , inventava e contemporaneamente scopriva percorsi inediti, in gran parte ricavati per centonizzazione dalle cose che aveva ...
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DEL MONACO, Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 27 luglio 1915 da Ettore, funzionario dell'amministrazione comunale, e da Flora Giachetti che, dotata di una bella voce e di un naturale talento [...] tecnica personale che si espandeva con generosa ampiezza di volume, varietà timbrica e fin dagli esordi fu sostenuta da un fraseggio dei personaggi, possono essere oggi in gran parte ridimensionate ascoltando le numerose testimonianze discografiche ...
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ARIOSTI, Attilio Malachia (Ottavio)
Riccardo Nielsen
Nacque a Bologna il 5 nov. 1666 da Giuseppe (che apparteneva a un ramo bolognese della famiglia nobile Ariosti) e da Caterina Sgargioli; fu battezzato [...] Londra nel 1728 per sottoscrizione Alla Maestà di Giorgio Re della Gran Britagna...ecc., (Six cantatas [sic] and six lessons for viola si è fissata in modo definitivo, pur con le sue varietà, in quel tipo che accoglie in sé qualche movimento di ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] decretata dal governo napoleonico, non sembrano aver influito gran che sul suo lavoro, che continuò a ritmo misure larghe per il principale che valgono anche per il ripieno, varietà di flauti (a cuspide, a camino, tappati) con esclusione del ...
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FOGGIA, Francesco
Saverio Franchi
Nacque a Roma nel 1603 terzogenito dei sette figli di Giacomo, originario di Civitella San Paolo, e di Angela Alberici, romana. Fu battezzato in S. Luigi de' Francesi [...] " che lo rese ammirevole: "hà saputo far vedere, e sentire tanta varietà di stile, et in tutti far conoscere il grande, l'erudito, il di "elevato e vivace spirito", "uomo insigne", "gran maestro inventore di vaghezze e pensieri infiniti", ricordando ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...