Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] fare in numerosi casi consiste nel registrare le forme e le varietà, parlate o anche scritte, di queste lingue, studiarne le strutture islamismo, l’Arberia mantenne la fede cattolica e in gran parte il rito greco-bizantino nelle pratiche liturgiche; ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] della scienza e della tecnica e si attua, in gran parte in settori extraletterari. Ricchissimo il contingente di voci del tutto rinnovata e intimamente coinvolta con le emergenti varietà dell’➔italiano regionale e colloquiale. Tra i numerosi esempi ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] che ritroviamo tra le lingue vocali: per es., negli Stati Uniti si parla una varietà dell’inglese (Standard American English) strettamente imparentato con l’inglese della Gran Bretagna. L’ASL, invece, è più vicino nel lessico alla LSF, la lingua dei ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] la quasi totalità dei fenomeni fonetici e morfosintattici romanzi e la gran parte del lessico (➔ latino e italiano). Esiste, tuttavia, dei testi. Una visione globale della qualità e varietà delle prime scritture in volgare emerge proprio dall’incrocio ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] su dati specifici e concreti, essi perdono gran parte della rigidità che caratterizza i testi scientifici parole, pronunciate o pensate dai personaggi o dall’autore stesso;
(ii) varietà di lingua e stile, con passaggi dall’italiano al dialetto o a ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ornamentale.
Gli antichi traduttori si servivano di una notevole varietà di metodi: oltre alle traduzioni più o meno letterali dall'elemento etnico che ha introdotto nell'egizio la gran parte del lessico, ricco di omografi a livello consonantico ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] monte», ecc.), che a Roma è il tratto tipico del ‘burino’;
(e) la varietà di esiti del nesso l + consonante: non solo [-r-], che è presente anche o la lenizione fra vocali e postnasale, né si fa gran caso, in genere, alla differenza tra [ʃ] e [ʃʃ] ( ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] 461), che cita come esempio, dai Fiori di filosafi, «Stazio fue gran poeta e fue di Francia e fece due grandi libri», dove l’ e semplici (che si oppongono fonologicamente in toscano, non nelle varietà del nord), che si può verificare in rima, per es ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] solo a quello, ma ha l’obbligo di far conoscere tutte le varietà accolte nella repubblica dei ben parlanti. […] E siccome tra i diversi
La tolleranza di fronte a pronunce devianti è di gran lunga maggiore rispetto a quella che colpisce le deviazioni ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] dal 1309 al 1377, dove ➔ Francesco Petrarca trascorse gran parte della sua vita. Dopo il ritorno della Santa pp. 51-61.
Turchetta, Barbara (2005), Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua, in collaborazione con L. Mori & ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...