L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] 1), dove le determinazioni introdotte servono a escludere altre possibili varietà di referenti:
(1) Il resveratrolo, proveniente dalle bucce delle (3):
(3) E, con la scorta principalmente del gran Martino Delrio (l’uomo della scienza), era in grado di ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] arius rimane il suffisso -ista, oggi il procedimento di gran lunga preferito per la formazione di nomi di agente, -138.
Patrono, Barbara (2005), I derivati agentivi italiani: varietà, tipicità, specificità in La formazione delle parole. Atti del ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] L’oronimo Gran Paradiso rappresenta un fraintendimento, da parte dei cartografi, della denominazione dialettale gran(ta) sillabica o, perlomeno, del ritmo dei significanti.
Nelle varietà ➔ substandard dell’italiano, specie nell’➔italiano popolare, si ...
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La sciarada è lo schema enigmistico (➔ enigmistica) che richiede di saldare due parole per ottenerne una terza.
È uno degli schemi enigmistici fondamentali e il suo nome è tra quelli appartenenti alla [...] : è il principio base dei rebus e della gran parte della crittografie, e può intervenire liberamente nella maggior frase doppia: chi ama, teme = chiamate me.
Oltre alle varietà legate al numero degli elementi e delle parole che li compongono ...
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Il termine quantificatori indica una serie di espressioni che forniscono informazioni quantitative sui referenti del nome a cui si collegano e, di conseguenza, sulla frase all’interno della quale quel [...] collettivi (folla, gregge; ➔ collettivi, nomi), oltre che per una varietà di nomi astratti (➔ astratti, nomi).
Per indicare in modo più libri
Uguale valore hanno le espressioni la maggior parte di, gran parte di, un po’ di.
I pronomi indefiniti che ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] solito con una propria evidenza tipografica. È il caso di gran parte delle forme alterate dei nomi e degli aggettivi (diminutivi espressioni multiparola andrebbe aggiunta probabilmente anche una varietà di elementi linguistici che i parlanti trattano ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] scosse la testa, come se quell’argomento non avesse più gran valore. Da qualche istante stava esaminando le mani del cadavere: ecc.).
Nella lingua parlata, ma anche in alcune varietà di scrittura, la virgoletta può anche comparire in formule ...
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Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] ) Sui prominenti non ebrei c’è meno da dire, benché fossero di gran lunga i più numerosi (nessuno Häftling «ariano» era privo di una carica congetturali. Nella lingua parlata, ma anche in alcune varietà di scrittura, è attestato anche un uso ‘ ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] «Sentenza può essere considerato un termine generico per più varietà specifiche» (Mortara Garavelli 1988: 249). Vi si di cui si tace la praemissa maior, «si trova un gran numero di sentenze nascoste nell’argomentazione» (Lausberg 1969: § 398 ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] . Come è evidente dagli esempi, il suffisso di gran lunga più utilizzato (e più produttivo) per la dei verbi denominali, la derivazione da aggettivi può esprimere un’ampia varietà di significati, e può fare riferimento a più significati della base ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...